Ladri in azione da EstroTeatro: è la quarta volta in pochi mesi

 

Ladri in azione nella notte tra lunedì e ieri nella sede di EstroTeatro, in via Venezia a Trento: è la quarta volta che accade, nel giro di pochi mesi. Tanto che responsabili, soci, simpatizzanti e allievi sono ormai esasperati.

Questa volta, a sparire sono stati due tessere bancomat, una relativa al conto della compagnia ed uno di proprietà invece di uno dei responsabili, che lo aveva lasciato nei cassetti della sua scrivania: «Ancora non sappiamo come sia stato possibile, dato che i codici non erano riportati né sulle tessere né annotati altrove - spiega amareggiato Alessio Dalla Costa, una delle anime di EstroTeatro - ma i responsabili del furto sono poi riusciti ad effettuare anche dei prelievi: all’appello mancano circa 1.300 euro».

Non solo: i responsabili dell’intrusione hanno anche rovistato in ogni dove, constringendo i ragazzi della compagnia teatrale a dedicare la giornata di ieri alla pulizia ed alla sistemazione dei loro spazi, oltre che alle pratiche per la denuncia dell’episodio alle forze dell’ordine». Per EstroTeatro, l’ultima di una serie di intrusioni che nel giro di un anno si erano ripetute già altre tre volte, in precedenza: «L’ultima volta era stato il 24 febbraio - spiega ancora Dalla Costa - ed allora erano sparite tre telecamere, magari non di grande valore ma per noi preziosissime per svolgere il nostro lavoro e due videoproiettori, quelli sì parecchio costosi. Ed in precedenza era stata la volta di un computer e di casse audio».

Il problema, spiega Dalla Costa, è che lo stabile in cui EstroTeatro è ospitato, è storico e dunque datato: «Le porte sono in legno e nonostante le accortezze per chiuderle, non solo con le serrature ma anche con chiavistelli - sono facili da violare per chi abbia intenzione di forzarle e penetrare all’interno. Un problema non solo per noi ma anche per lo stabile in sé: essendo come detto di valore storico, contiene all’interno anche una sala affrescata che potrebbe venire danneggiata dai responsabili di queste ripetute incursioni».

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