Presunta cellula terroristica Scatta il processo a Trento
Si celebra oggi in Corte d’assise a Trento il procedimento con rito abbreviato nei confronti di quattro dei presunti membri della cellula meranese di matrice islamica dell’organizzazione Rawti Shax.
Per gli indagati curdi l’avvocato difensore Stefano Zucchiatti ha chiesto un’integrazione probatoria per ottenere una nuova trascrizione delle intercettazioni. Secondo il legale, alcuni passaggi sarebbero infatti stati travisati o male interpretati, anche a seguito delle difficoltà di traduzione dal curdo all’italiano.
Gli indagati sono Abdul Rahman Nauroz, che abitava a Merano ed è ritenuto il presunto reclutatorE, Eldin Hodza (l’unico kosovaro del gruppo), Abdula Salih Ali Alisa, alias Mamosta KawA, che viveva a Collalbo (Bolzano), e Hasan Saman Jalal alias Bawki SimA, che aveva invece un appartamento in affitto in via Druso, a Bolzano.
Per tutti l’accusa è quella derivante dall’articolo 270 bis del codice penale: associazione con finalità di terrorismo con l’aggravante della trasnazionalità.
Un reato per il quale le pene vanno da 7 a 15 anni di carcere per i capi e da 5 a 10 per gli altri.