Soccorso alpino della finanza La forza dei cani dopo il sisma
Hanno visto come teatro soprattutto i luoghi del tragico terremoto in centro Italia, ma anche le vette dolomitiche, i quasi cento interventi effettuati dal soccorso alpino della guardia di finanza, nella stagione estiva appena conclusasi.
Accanto agli uomini, fra i protagonisti ci sono stati Black, Ducky, Frida, Xeno e Houky, cani specializzati nella ricerca nelle macerie.
Ecco il comunicato stampa diffuso oggi.
«Il soccorso alpino della guardia di finanza, al pari degli altri comparti del Corpo, è al servizio dei cittadini e testimonia la profonda solidarietà umana dei suoi appartenenti, quotidianamente messa in campo anche a rischio della propria incolumità fisica ed in condizioni ambientali particolarmente avverse.
Durante la stagione estiva appena conclusa, i militari delle 6 Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.), dipendenti dal Comando Regionale Trentino Alto Adige, hanno complessivamente effettuato 97 interventi, a fronte dei quali sono state soccorse 81 persone.
Di tali attività, molte sono state condotte nelle zone del Centro Italia duramente colpite dal forte sisma (magnitudo 6.0) dello scorso 24 agosto.
Appena ricevuta l’attivazione da parte della Centrale Operativa del Comando Generale, un equipaggio di volo della Sezione Aerea del Corpo con sede a Bolzano ha tempestivamente eli-trasportato ad Amatrice (RI) 5 Unità Cinofile per la ricerca in macerie, in forza alle Stazioni S.A.G.F. di Merano, Silandro, Vipiteno e Tione di Trento, coadiuvate da altri militari con la qualifica di “Tecnico di Soccorso Alpino”.
Il contingente specializzato partito dal Trentino Alto Adige, in sinergia con gli altri organi di soccorso nel contempo sopraggiunti, ha effettuato complesse e delicate operazioni di ricerca in macerie, di scavo a mano e di bonifica della c.d. “zona rossa”.
In tale contesto, di fondamentale importanza è stata l’attività svolta da Black, Ducky, Frida, Xeno e Houky, cani specializzati nella ricerca in macerie, e dei loro conduttori, sia nelle operazioni di salvataggio che in quelle di recupero delle salme.
Per quanto attiene, invece, alle operazioni di soccorso effettuate in Trentino Alto Adige, che hanno consentito il salvataggio di numerose vite umane, esse si sono spesso svolte in scenari operativi oltremodo ostili (quali pareti rocciose di elevatissimo grado di difficoltà per l’arrampicata, ghiacciai e sentieri d’alta quota battuti dalle intemperie) ed anche di notte.
Le coraggiose azioni a beneficio degli escursionisti, vittime di gravi infortuni, sono state portate a termine sui versanti della Valle d’Isarco e della Val Pusteria dalle Stazioni di Vipiteno, Prato Drava e Brunico, nelle dorsali della Val Venosta dalle Stazioni di Merano e di Silandro e nelle Valli Giudicarie e Rendena dalla Stazione di Tione di Trento.
In particolare, molto intensa è stata l’attività svolta nel mese di agosto dai finanzieri in servizio presso il Distaccamento estivo di Vetta d’Italia, in Valle Aurina (2.568 m.s.l.m.).
In tale località, i militari del Soccorso Alpino hanno effettuato diversi interventi a fronte dei quali sono state soccorse 8 persone (3 di nazionalità germanica e 5 italiana) che, affaticate e con abbigliamento non idoneo alle escursioni in alta montagna, non erano più in grado di proseguire il cammino. I finanzieri, valutate le condizioni meteorologiche e l’orario, hanno provveduto ad accompagnare gli escursionisti a valle e ad assegnare loro un posto letto per la notte all’interno del distaccamento.
Gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono militari altamente specializzati, che ottengono la qualifica di “Tecnico di Soccorso Alpino” dopo il superamento di rigorose prove selettive ed un impegnativo programma formativo presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo.
Il particolare addestramento effettuato presso il Reparto di formazione consente loro, una volta assegnati alle Stazioni operative, di poter lavorare con professionalità e sicurezza in ogni scenario montano e di cooperare efficacemente con gli altri enti deputati al soccorso.
Numerose sono state, infatti, anche le collaborazioni con i dispositivi provinciali per la ricerca di persone disperse, soprattutto mediante l’impiego delle unità cinofile.
Per assicurare la necessaria prontezza operativa, i finanzieri del Soccorso Alpino, anche dopo il periodo di formazione, devono mantenere un costante ed elevato livello addestrativo.
A questo scopo, fra l’altro, tutto il personale specializzato del Trentino Alto Adige trascorre, a rotazione, periodi di acclimatamento e addestramento in alta quota presso idonei distaccamenti che garantiscono un qualificato punto di assistenza a favore degli utenti della montagna che usufruiscono dei sentieri della zona.
I finanzieri del S.A.G.F., peraltro dotati di mezzi ed attrezzature all’avanguardia e appoggiati dalla componente elicotteristica del Corpo, assicurano anche le necessarie funzioni di polizia giudiziaria nei casi in cui, dalla dinamica degli incidenti, possono essere ravvisati eventuali elementi di interesse penale.
Di fondamentale importanza è, infine, l’attività di prevenzione degli incidenti in montagna svolta dai finanzieri del S.A.G.F.. Questi ultimi, infatti, partecipano ad iniziative didattiche rivolte agli alunni delle scuole delle due Province, nell’ambito delle quali vengono illustrate le regole base per la sicurezza in altura e simulate operazioni di ricerca con l’ausilio delle unità cinofile».