Inseguimento a 130 km orari Ubriaco fermato a Besenello
L’uomo rischia anche un’imputazione per furto perché, benché ammanettato, pare sia riuscito a rubare il telefono cellulare ad un poliziotto e a nasconderlo in una scarpa
Scene da film sabato tra la tangenziale di Trento e Besenello. Un automobilista è stato invitato a fermarsi da una volante della polizia. Il conducente però non aveva alcuna intenzione di farsi controllare forse perché, si scoprirà più tardi, era positivo all’alcol test. L’uomo infatti si è lanciato a tutto gas cercando di seminare le auto della polizia che si sono messe al suo inseguimento. La fuga, spericolata e pericolosissima perché l’auto a tratti correva a 130 chilometri orari lungo strade molto trafficate, è finita a Besenello.
Il fuggitivo si è dovuto arrendere dopo una serie di sorpassi spericolati, dopo aver divelto metri di guard-rail e dopo aver abbattuto un palo. Quando finalmente si è fermato ed è stato raggiunto dai poliziotti l’uomo, di nazionalità marocchina, ha pure fatto resistenza guadagnandosi sul campo l’arresto. Non è chiaro il motivo di una fuga così precipitosa. Sull’auto non era occultato nulla di illegale. Forse il marocchino voleva evitare il sequestro dell’auto poiché aveva la patente di guida sospesa ed è risultato positivo all’etilometro.
L’uomo rischia anche un’imputazione per furto perché, benché ammanettato, pare sia riuscito a rubare il telefono cellulare ad un poliziotto e a nasconderlo in una scarpa. È stato subito scoperto: chiamando il numero il piede dell’arrestato “suonava”.