Cooperazione internazionale Aiuti provinciali garantiti
È una realtà vivace quella della cooperazione internazionale in Trentino. Sono ben 287 le associazioni attive e 297 i progetti finanziati dal 2014 al 2016.
Questi sono i dati emersi durante il forum tenutosi presso il dipartimento di sociologia e al quale hanno presenziato l'assessora alla cooperazione e allo sviluppo, Sara Ferrari, Paolo Tonelli, presidente del centro per la formazione della solidarietà internazionale, Andrea Micconi, direttore cop ? consorzio ong piemontesi, Raffaele Farella e Luciano Rocchetti del servizio attività internazionale della Provincia.
L'assessora ha specificato l'importanza data a questo settore grazie anche al finanziamento fisso del 0,25% del bilancio, unico settore a godere di questa garanzia, mentre per i prossimi mesi è prevista una disponibilità di cassa pari a 3 milioni di euro per parare il problema della liquidità con l'ulteriore intento di finanziare tutti quei progetti che non sono stati ancora finanziati.
Diversi i temi toccati nell'arco di questa giornata, dalla riorganizzazione del Servizio Provinciale alla revisione degli strumenti operativi e dei criteri di accesso ai bandi. Durante la sessione pomeridiana i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi incaricati di analizzare temi fondamentali per la cooperazione internazionale.
Il primo gruppo si è dedicato a «Educazione alla Cittadinanza Globale» dal quale è emerso l'importanza della cittadinanza e cultura globale. Il secondo gruppo ha trattato l'argomento «Migrazione, cooperazione, cosviluppo» nel quale è emersa le centralità della conoscenza, requisito essenziale e basilare che può fungere da supporto alle politiche di integrazione e accoglienza.
Infine il terzo gruppo ha riguardato l'argomento del «Profit e no-profit: nuove linee di lavoro» evidenziando il necessario rapporto tra il settore pubblico e quello privato che in un'ottica più ampia inevitabilmente diventa internazionale. Le associazioni coinvolgono oggi un numero di volontari che può superare anche i mille membri attraendo un target d'età molto variegato.
I giovani fino ai 30 anni sono il 20% dei soci attivi, gli adulti tra i 30 e i 50 anni sono il 35,6%, mentre dai 50 ai 70 anni sono il 32%. Infine, gli adulti con più di 70 anni sono il l'8,9%.
Questa è la realtà delle associazioni trentine operanti nel settore della cooperazione che affrontano oggi sfide dalla portata globale sempre più difficili e complicate come la crisi dello Stato nazione, il mutamento della prospettiva Nord-Sud, la questione demografica, o ancora il cambiamento climatico. Dall'incontro è emersa la necessità di politiche che promuovano attivamente il ruolo della società civile per diffondere l'idea di solidarietà internazionale come azione buona.