In elicottero sulle Dolomiti «Adesso basta voli turistici»
«Uso illegale e arrogante di questi mezzi, alla faccia degli sbandierati comportamenti virtuosi delle due Province autonome di Trento e Bolzano». L'associazione ambientalista Mountain Wilderness scrive alla Fondazione Unesco
«Basta con i voli turistici in elicottero sulle Dolomiti». L’associazione Mountain Wilderness ha scritto una lettera alla Fondazione Dolomiti Unesco per denunciare i continui episodi di utilizzo di elicotteri per scopi commerciali.
Mountain Wilderness precisa come «durante tutta l’estate, nel comune di Auronzo, sono stati permessi voli di elicotteri per motivi turistici sopra le Tre Cime di Lavaredo e nel trasporto di persone al rifugio Carducci».
Inoltre, sempre nel Comune di Auronzo, è stata pubblicizzata, attraverso la promozione di gite in elicottero, la «desmontega» delle mucche dai pascoli alti. L’associazione ricorda poi come «partendo da Canazei, sono state portate in elicottero sul ghiacciaio della Marmolada alcune fotomodelle per una passerella in bikini organizzata da una rete alberghiera, certamente con il sostegno delle pubbliche amministrazioni e forse della locale Azienda di soggiorno (in provincia di Trento sarebbe in vigore una legge che vieta i voli turistici in elicottero)».
Ad aver spinto l’associazione a scrivere alla Fondazione che tutela le Dolomiti quanto accaduto in questi giorni sulla Tofana, presso la capanna Ra Valles, a quota 2.475 metri, dove è stata depositata una avveniristica «supercar» elettrica dalla quale il 31 dicembre sono partiti fasci di luce che hanno illuminato la montagna.
«In soli pochi mesi 5 gruppi montani posti sotto il patrocinio Unesco sono stati violati dall’uso illegale e arrogante di questi mezzi. Alla faccia della coerenza e degli sbandierati comportamenti virtuosi delle due Province autonome di Trento e Bolzano, le quali nel concreto sono sempre disponibili a rilasciare autorizzazioni in deroga per scopi che nulla hanno a che fare con la cultura della montagna», scrive Carlo Alberto Pinelli, presidente del Consiglio direttivo di Mountain Wilderness.