Anziani, 20 Rsa aumentano le rette nel 2017
L’aumento è contenuto, più del previsto: un ritocco delle rette alberghiere delle Rsa trentine nel 2017 mediamente di 0,26 euro, più 0,59% rispetto al 2016, quando l’aumento, sul 2015, fu di 0,32 euro (+0,72%). Il quadro complessivo delle nuove rette è fornito da Upipa (che associa le Apsp, Aziende pubbliche per i servizi alle persone), all’indomani delle decisioni - le ultime arrivate il 30 dicembre - dei consigli di amministrazione delle diverse aziende. La retta media, considerando le 49 strutture-case di riposo, sarà di 46,77 euro. È la retta alberghiera a carico delle famiglie, che si affianca a quella sanitaria di cui si fa carico la Provincia, ferma a 75 euro.
Il ritocco verso l’alto c’è stato in 20 Rsa, in 27 la retta è rimasta la stessa del 2016, due sono invece riuscite a diminuirla. La più virtuosa, cioè la meno cara, è la «Rosa dei Venti» di Condino, oggi Comune di Borgo Chiese, che conferma la tariffa di 41 euro.
I «paletti» della Provincia
Prima di Natale, la Giunta provinciale aveva deliberato un aumento del 2% degli stanziamenti a favore delle Apsp, portandoli nel 2017 a 132.538.537 euro, un incremento in parte dovuto al riconoscimento degli adeguamenti del contratto dei dipendenti delle Rsa, che incidono per 4.570.529 euro. Tra i «paletti» posti per il 2017, la Giunta provinciale ha stabilito il divieto di aumentare le rette nelle Rsa che già superano quella media, posta a 47,24 euro. Per quelle sotto, in ogni caso, l’aumento non poteva superare l’importo di 1 euro.
Niente fondi integrativi
La novità del 2017 è rappresentata dal divieto, posto dalla normativa nazionale sulla armonizzazione dei bilanci, di ricorrere al Fondo integrazione rette (cioè a risorse proprie, accantonate a patrimonio per economie di spesa o in seguito a lasciti), in passato utilizzato dalle Apsp per contenere la retta alberghiera a carico dell’utenza. Ma il fatto che la Provincia si sia fatto carico dell’incremento dei costi per il rinnovo del contratto del personale ha giovato ai fini del mantenimento dell’equilibrio di bilancio delle Apsp e del contenimento dell’aumento delle rette.
Verso la convergenza delle rette
Accanto alla Rosa dei Venti di Condino, sono 9 le Rsa che contengono la quota sotto i 44 euro: Suor Filippina di Grigno, Giacomo Cis di Ledro-Bezzecca, Cristani de Luca di Mezzocorona, Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, San Gaetano di Predazzo, Villa San Lorenzo di Storo, Don Giuseppe Cumer di Vallarsa, Valle di Fassa di Vigo di Fassa e Antonio Bontempelli di Pellizzano. In 4 Rsa viene applicata la retta media di 47,24 euro: in quella di Brentonico, nella Giovanni Endrizzi di Lavis, alla Cesare Benedetti di Mori e alla Abelardo Collini di Pinzolo. Dodici sono sopra la media: S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia di Borgo, Valle dei Laghi, San Valentino di Levico Terme, Clementino Vannetti di Rovereto, quelle di Trento (Margherita Grazioli, Civica e Beato de Tschiderer) e quelle gestite dalla cooperativa Spes (Villa Alpina di Piné, Casa Famiglia di Cadine, Villa Belfonte e via Veneto a Trento, Valle di Cembra di Lisignago). Otto sono quelle che hanno sfruttato il limite massimo di aumento di 1 euro.
Allineamento delle rette
Come lo scorso anno, nelle aziende più grandi, complesse e strutturate le tariffe sono più alte. Tra queste in controtendenza è la S. Spirito Fondazione Montel di Pergine, che riduce di 50 centesimi la retta, -1,09%, portandola a 45,30 euro. Ma la convergenza, cioè la volontà di procedere ad un progressivo allineamento è evidente. Da un lato, su richiesta della Provincia; dall’altro, per scelta autonoma delle Apsp. Lo conferma il fatto che, su 49 strutture, in 12 è stato utilizzato tutto il margine di aumento possibile e in altre 12 non si poteva incrementare la retta, per un totale di 24 Rsa. Nelle altre 25, invece, l’aumento è stato inferiore al margine possibile di 1 euro, o, per scelta degli amministratori, non c’è stato alcun incremento. La convergenza è dimostrata da fatto che nel range di 6 euro, tra 43 e 49 euro, rientrano 40 strutture, una trentina nel range di 4,5 euro, tra 43,5 e 48 euro.
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