L'ultimo saluto a Maurizio Forti
Sulle note di «Wish you were here» dei Pink Floyd, del «Suonatore Jones» di De Andrè e della «Canzone per un'amica» dei Nomadi, una marea silenziosa di persone ha voluto portare l'ultimo saluto a Maurizio Forti, di Romagnano, durante la cerimonia laica di ieri mattina al cimitero di Trento.
Lavoratore nel settore agricolo biologico, sul quale aveva fondato ed ampliato un'azienda, ma soprattutto amante della vita, delle sue molteplici sfumature, del viaggio e della scoperta. Proprio questa passione però, paradossalmente, lo ha strappato dalle braccia dei suoi cari, rendendolo partecipe del viaggio più misterioso, quello dal quale però non si può fare ritorno.
Un attimo, racconta l'amico Enzo Forti con il quale Maurizio stava condividendo l'esperienza in Marocco, un istante infinito. Lo schianto e l'immediata percezione della gravità della situazione. In più, come se non bastasse, il viaggio stava ormai giungendo al termine, dato che Maurizio ed Enzo avrebbero dovuto riconsegnare le moto prese a noleggio da lì a poco, a coronamento di due settimane su un percorso studiato, preparato nei minimi dettagli, in sella ad una moto che avrebbe dovuto portarli lontano.
Già, la moto. La grande passione di Maurizio, che con numerosi amici ha condiviso strade e sentieri, come ricorda l'amico Paolo Postal: «Insieme abbiamo girato l'Italia, ma anche l'Austria e la Svizzera. Una persona nata per esplorare e scoprire il mondo. Viveva con la curiosità di sapere cosa lo circondava, lo ricorderemo come una persona che, in ogni aspetto della propria vita, saliva in sella ad un'opportunità e la rendeva propria».
Maurizio era anche membro del consiglio direttivo della Confederazione italiana agricoltori, e anche il presidente, Paolo Calovi, ha voluto ricordarlo: «Abbiamo condiviso tanto insieme, molti momenti in compagnia. Intelligenza, ironia e felicità caratterizzavano Maurizio. Una colonna portante nella nostra organizzazione, una stella polare nelle difficoltà. Ora da lassù ci proteggerai, con il sorriso che sempre hai saputo regalarci, in ogni momento».
Se ne è andato cosi dunque una figura simbolo di Romagnano, che ha saputo chiamare a raccolta nell'ultimo saluto praticamente tutto il paese, grandi e piccini, amici storici e conoscenti. «Ci hai lasciati facendo ciò che amavi di più - conclude in lacrime l'amico e compagno di viaggio Enzo. - Non dimenticherò mai quel momento, uno schianto che in pochi secondi ti ha tolto ingiustamente la vita».
Maurizio, che ha lasciato la moglie Manuela, i figli Miro e Eleonora e la sorella Daniela, rivolge cosi un ultimo saluto alla vita all'età di 62 anni, troppo presto per chi sicuramente aveva ancora molto da scoprire, da vedere, da vivere. Ma rimarrà ugualmente nel cuore di tutti, con le parole che in quella tanto tragica quanto emozionante «Canzone per un'amica», recitavano: «Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi».