Nube tossica su Pomezia È ufficiale: c'era amianto
C'era amianto sulla copertura del capannone di stoccaggio rifiuti Eco X di Pomezia andato in fiamme venerdì. Il procuratore di Velletri Francesco Prete, che indaga per l'ipotesi di incendio colposo sul rogo fa sapere in una nota che la Asl ha comunicato «i primi e parziali esiti delle analisi su campioni, ovvero frammenti di lastre ondulate della copertura interna ed esterna al capannone, repertati sul sito» e dalle prime verifiche - riporta l'Adnkronos - «ha rilevato la presenza di amianto (sostanza cancerogena) sul materiale campionato, pur non essendo ancora in condizione di misurare l'entità di tale sostanza nociva e, di conseguenza, il grado di inquinamento eventualmente generato dal cemento amianto».
«Tale risultanza - sottolinea il procuratore - verrà portata a conoscenza delle competenti autorità amministrative già oggi. L'Arpa sta svolgendo verifiche sulla presenza nell'aria di particolato, di diossina e di idrocarburi. Sono pertanto in evoluzione i piani di monitoraggio di Asl e di Arpa al fine di valutare l'impatto delle emissioni nell'aria e sul suolo e si prevede che nella giornata di venerdì 12 maggio possano pervenire alcuni dati significativi».
«Il governo riferisca immediatamente in aula su quanto accaduto e su cosa fare a Pomezia. I cittadini sono allarmati per la loro salute e gli agricoltori della zona stanno subendo danni che rischiano di compromettere l'intero raccolto estivo. Ad oggi infatti la situazione, dopo 5 giorni di incendio e fumo tossico, sta assumendo tratti ancora più inquietanti dopo l'accertamento della procura di Velletri della presenza di filamenti di amianto. Chiediamo quindi che il
governo dia risposte concrete su una situazione nebulosa e poco chiara visto che al momento nessuno sul territorio conosce la reale entità dei rischi e soprattutto non ha idea si cosa bisogna fare per salvaguardare la salute dei concittadini e le numerose realtà produttive della zona». Lo afferma Barbara Saltamartini vice capogruppo alla Camera della Lega.