Sorpresi a rubare in casa in Clarina, liberi i due della “banda del filo”
Il furto sventato grazie all’impianto di videosorveglianza che ha inviato il segnale sul cellulare dei proprietari. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora: i due, 30 e 46 anni, incensurati, hanno lasciato il carcere
L'ARRESTO Dal cellulare vede i ladri in casa e chiama la polizia
TRENTO. Sono liberi i due georgiani della "banda del filo", sorpresi in flagranza di reato mentre stavano svaligiando un'abitazione nel quartiere della Clarina, nel capoluogo, e arrestati dalla polizia. Il gip Gianmarco Giua ha convalidato l'arresto e disposto il divieto di dimora: i due soggetti, di 30 e 46 anni, entrambi incensurati, hanno dunque potuto lasciare il carcere.
Il furto era stato sventato grazie all'impianto di videosorveglianza: arrivato il segnale d'allarme, i proprietari di casa hanno visto ciò che stava accadendo all'interno dei locali anche se si trovavano fuori città, e hanno potuto subito allertare le forze dell'ordine. Gli agenti delle volanti sono intervenuti in forze e hanno circondato l'edificio, riuscendo così ad arrestare in flagranza i due soggetti.
È stata dunque bloccata l'azione della cosiddetta "banda del filo", dato che i georgiani hanno utilizzato una tecnica inedita nel nostro territorio per "pianificare" il colpo: i due indagati sono stati trovati in possesso di rocchetti di filo che - lasciati all'ingresso - segnalano ai complici se in una casa sono assenti (filo bianco) o presenti (rosso) i proprietari o gli inquilini. A spiegare la tecnica è stata la dirigente delle volanti della questura di Trento, la commissaria capo Angela Calienno, che ha evidenziato l'importanza di dotarsi di sistemi di sicurezza, che possono anche essere collegati alle centrali operative di polizia o carabinieri, nonché di predisporre piccoli trucchi per tenere lontani i ladri, ad esempio dotandosi di timer per l'accensione a fasce orarie di luci, tv o radio.