Carro di carnevale ribaltato tre le persone indagate
Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati per l'incidente successo lo scorso 27 febbraio al carro di carnevale dedicato a Scooby Doo che, nell'affrontare la rotatoria per Bosentino, si rovesciò.
L'ipotesi di reato per il conducente, l'estensore della relazione tecnica e per il legale rappresentante del Consorzio turistico della Vigolana è di concorso in lesioni personali stradali. Otto le parti offese individuate, che hanno riportato ferite gravi, con prognosi di guarigione sempre superiori ai 40 giorni, arrivando anche a 122 e con un caso di lesioni permanenti.
L'inchiesta, coordinata dal pm Marco Gallina e condotta dai carabinieri della Compagnia di Trento e dagli ispettori dell'Uopsal, era partita da un primo punto fermo: una volta terminata la sfilata, il carro di carnevale sveste i panni di allegra «casetta» dei figuranti e torna ad essere un semplice mezzo agricolo, che dunque deve sottostare alle norme del codice della strada e non può trasportare persone. Ma, come riportato sull'Adige di giovedì scorso, gli inquirenti vogliono stabilire se il carro allegorico rispettasse le condizioni di sicurezza previste da una circolare ministeriale per gli spettacoli viaggianti e dunque fosse idoneo a reggere il peso dei figuranti, tenuto anche conto che sia prima che dopo la sfilata avrebbe dovuto percorere vie non chiuse al traffico.
Per questo la procura ha chiesto al giudice di disporre una perizia tecnica con la formula dell'incidente probatorio (gli esiti saranno dunque utilizzabili in un eventuale processo). Un accertamento tecnico al quale vengono invitati a partecipare con dei proprio periti anche le persone individuate come ipotetici responsabili dell'incidente.
L'iscrizione nel registro degli indagati in questa fase va dunque letta come un atto di garanzia nei loro confronti. Si tratta del conducente del carro allegorico, Mattia Giacomelli, 27 anni, dell'Altopiano della Vigolana, difeso dall'avvocato Claudio Tasin. «Siamo soddisfatti che la procura non si sia limitata a prendere in esame la sola posizione del conducente, ma speriamo che l'incidente probatorio consenta di dare una valutazione complessiva delle responsabilità», evidenzia Tasin.
Ci sono poi Daniele Corsini, 42 anni, chiamato in causa in quanto legale rappresentante del Consorzio turistico della Vigolana, che ottenne l'autorizzazione del Comune per lo svolgimento delle sfilate dei carri allegorici, difeso da Tommaso Fronza, e Claudio Leonardelli, 50 anni, di Trento, estensore della relazione tecnica del 16 febbraio 2017, in cui si attestava che il mezzo rispettava le condizioni di sicurezza indicate dalla circolare ministeriale del 1 dicembre 2009, difeso d'ufficio da Giovanna Fronza.
Per quanto riguarda il conducente la procura ritiene che abbia violato le norme del codice strada, essendo transitato su una strada pubblica con a bordo 30 persone. Nel caso del presidente del Consorzio, gli inquirenti ipotizzano che, violando le prescrizioni contenute nell'autorizzazione, non abbia adottato tutte le misure necessarie per garantire il transito dei carri allegorici dal luogo di provenienza a quello della sfilata e ritorno, concordando le modalità di spostamento anche con le forze dell'ordine. Infine c'è la posizione del tecnico: per la procura non avrebbe fatto una valutazione sulla idoneità della struttura e degli ancoraggi del carro e non avrebbe fornito prescrizioni per un corretto uso del mezzo.