Ri-Belli, il progetto scolastico Il servizio civile entra in classe
Tutela dell’ambiente, impegno in realtà del volontariato o del sociale, biblioteche o musei: quando si parla di Servizio civile, sono molte le possibilità che vengono in mente. Forse in pochi, però, lo associano al mondo della scuola.
All’istituto comprensivo Trento 6, invece, si punta con convinzione su questa risorsa. La realtà che raccoglie le medie Manzoni e le primarie Bellesini e Schmid a Trento oltre a quelle di Vela, Cadine, Sardagna e Sopramonte è una delle poche istituzioni scolastiche accreditatesi per i progetti di Servizio civile e, dopo un primo anno ricco di soddisfazioni che ha visto coinvolti 6 giovani, per il futuro si punta a raddoppiare, con la richiesta per l’anno scolastico 2017/’18 di 13 ragazze e ragazzi. «In quest’anno appena terminato abbiamo avuto con noi sei ragazze - spiega la dirigente Paola Pasqualin - che sono state coinvolte in progetti alla scuola secondaria di primo grado Manzoni e alla primaria Bellesini. La loro presenza è stata apprezzata sia dai ragazzi che dai docenti: chi sceglie il Servizio civile fa parte di quell’età di mezzo che è vicina agli alunni e grazie alla quale quindi i volontari possono cogliere meglio i bisogni e disagi dei ragazzi».
Quello di ricorrere al Servizio civile, precisa la dirigente, non è un modo per colmare eventuali lacune di organico. «I ragazzi del Servizio civile sono costantemente affiancati dai docenti. Il loro è un apporto diverso rispetto a quello delle e degli insegnanti, che è in grado di arricchire il percorso formativo dei ragazzi». Nel corso di quest’anno, i volontari hanno affiancato i docenti nel corso di laboratori didattici o nella stesura di «diari di bordo» con bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali, rivelandosi spesso figure preziose.
Un qualcosa in più, dunque, che è stato molto apprezzato nella classi, certo, ma anche delle stesse ragazze del Servizio civile che, al termine della loro esperienza hanno voluto ringraziare con una lettera gli alunni e la scuola: «Il nostro ruolo è stato principalmente quello di aiutare i ragazzi a ritrovare un interesse per quello che fanno, attraverso lavori focalizzati sulle loro passioni. I risultati di tutto questo lavoro sono ora visibili non solo sui ragazzi ma anche su noi stessi».
Dopo la positiva esperienza di quest’anno, l’intenzione è dunque quella di estendere il progetto anche alle altre scuole dell’istituto comprensivo. Un’esperienza, quella di Trento 6, guardata con interesse anche da altre realtà scolastiche trentine. Al momento, sono infatti solo tre, tra i tanti enti accreditati in Trentino, gli istituti che hanno presentato progetti per il 2017-18: Trento 6 appunto, il liceo Rosmini di Trento e il Don Milani di Rovereto. Chi fosse interessato a intraprendere questo percorso ha tempo fino al 30 giugno. Informazioni su www.ictrento6.it o www.serviziocivile.provincia.tn.it