Rivelazioni su Consip: indagati il pm Woodcock e Federica Sciarelli
Il pm di Napoli Henry John Woodcock è indagato dalla procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta Consip, per violazione del segreto d'ufficio.
"Ho appreso di essere indagato per il reato di rivelazione di segreto di ufficio. Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale": è quanto ha detto il pm di Napoli Henry John Woodcock, interpellato a proposito dell'inchiesta avviata nei suoi riguardi dalla procura di Roma nel contesto della vicenda Consip.
Per la presunta fuga di notizie riservate relative all'inchiesta Consip, insieme al pm Woodcock è indagata dalla procura di Roma anche la giornalista Federica Sciarelli, nota conduttrice del programma televisivo "Chi l'ha visto?".
Alla cronista è stato anche sequestrato il telefono cellulare.
Nei riguardi della giornalista Sciarelli, da lungo tempo amica del pm napoletano, è contestato il reato di concorso in rivelazione di segreto. Secondo l'accusa, Sciarelli sarebbe stata il tramite per il passaggio delle informazioni da Woodcock ad un giornalista del Fatto Quotidiano.
"Non posso aver rivelato nulla a nessuno - ha detto Federica Sciarelli - semplicemente perché Woodcock non mi svela nulla delle sue inchieste, tantomeno ciò che è coperto da segreto".
Come noto, l'inchiesta giudiziaria sulla centrale degli appalti statali riguarda anche il padre di Matteo Renzi, Tiziano.
«Consip è una vicenda enorme su cui non smettiamo di chiedere la verità. Ieri interessante interrogatorio del capitano del Noe Giampaolo Scafarto che ha deciso di non rispondere: è accusato di aver fabbricato prove false e per la seconda volta ha deciso di restare in silenzio.
Io voglio difendere la credibilità delle istituzioni di questo Paese e dare atto che ci sono in tutte le istituzioni professionisti straordinari che non meritano le schifezze che leggiamo in questi giorni», dice il segretario del Pd Matteo Renzi durante la rassegna stampa del Nazareno #OreNove.
«Oggi il Fatto quotidiano dedica un articolo molto interessante al pubblico ministero Woodcock, »l’ultimo nemico pubblico nel Paese dei furfanti«.
Dalle sue indagini non so quante condanne siano arrivate ma il Fatto in un passaggio dell’articolo parla degli italiani come »massa di ignoranti e deficienti«. Non sarò mai come il Fatto quotidiano - afferma Renzi - perché non penso che gli italiani siano una massa di ignoranti e deficienti in ogni settore e non penso neanche che sia credibile questo modo di raccontare il Paese».
«L’atteggiamento di complottismo si combatte solo in un modo, con la verità», aggiunge. «Prima che separare le carriere dei magistrati bisognerebbe separare le opinioni dai fatti, i commenti dalla realtà. Io non grido allo scandalo, voglio che la verità arrivi».