L'etologo: «Serve un protocollo per soluzioni meno cruente»
Enrico Alleva, presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell'Ambiente, dice la sua sulla gestione di orsi e lupi
Sugli orsi, e in generale per la coesistenza tra specie umana e animali selvatici come anche i lupi, "va definito con urgenza un protocollo per soluzioni meno cruente. L'uccisione di un esemplare è l'extrema ratio, l'ultima possibile linea d'azione per un esemplare già catturato che può essere perciò narcotizzato e portato in aree e situazioni di sicurezza per l'uomo". A chiedere con urgenza un protocollo di intervento sull'esempio di quelli in vigore all'estero, in Canada e negli Usa in particolare, è l'etologo Enrico Alleva, membro dell'Accademia dei Lincei e presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell'Ambiente, dopo che in Trentino è stata abbattuta l'orsa KJ2.
Nel caso specifico, ha osservato, "ci vorrà tempo perché la pericolosità del singolo soggetto sia accertata, e va detto che le dimensioni del territorio trentino non sono paragonabili con quelle delle grandi riserve Usa. Spesso poi ci sono orsi che hanno preso troppa dimestichezza perchè per procacciare il cibo usano la scorciatoia di seguire i rifiuti e avvicinarsi pericolosamente ai centri abitati. In tal caso si pone con urgenza la gestione della coesistenza, per salvaguardare la sicurezza della popolazione e dei turisti che possono frequentare l'area. Ma di solito, sia negli Usa che in Canada, una volta catturato da personale formato ad hoc, l'orso viene addormentato e trasferito in aree controllate di un Parco e riserva ambientale».
«Inoltre la fase più impegnativa - ha sottolineato Alleva - è la cattura, utile alla individuazione genetica e all'apposizione del radiocollare. In Trentino l'orsa in questione era già stata catturato e radiocollarata, va ben compreso perchè si è arrivati alla soluzione del problema più cruenta. Cerchiamo di definire presto - è l'appello di Alleva - un protocollo d'azione che individui personale ad hoc, veri esperti del compartamento degli ursidi, e si dia priorità alla cattura degli orsi segnalati senza metterli in pericolo di vita. Se si ha la fortuna di vivere in un territorio che contempla questo campione di biodiversità - ha concluso - è fondamentale dotarsi di veri esperti del comportamento dell'orso e pianificare la cattura in modo da non mettere in pericolo cittadinanza, forestali e plantigradi".