Misure di sicurezza anti terrorismo «Il rischio è la fine del volontariato»
Misure di sicurezza straordinarie anti-terrorismo anche per gli eventi trentini di maggiore richiamo, ma il timore del mondo del volontariato è che organizzare una manifestazione diventi così complesso e oneroso da far desistere anche gli animi più appassionati e volenterosi.
La Notte di Fiaba di Riva del Garda è la prima delle grandi manifestazioni che ha dovuto adeguarsi all'applicazione delle misure anti-terrorismo, ma nel mondo dell'organizzazione eventi il timore è che le nuove incombenze portino «alla morte del volontariato» per usare le parole di Enrico Faes, presidente delle Pro loco trentine.
La sorveglianza più stretta per Riva ha significato, fra le altre misure, un impegnativo lavoro del comune per posizionare i jersey in cemento a bloccare le vie all'accesso alla cittadina agli automezzi, la chiusura di più vie rispetto allo scorso anno, il posizionamento di segnaletica aggiuntiva apposita per indicare il piano di sicurezza e l'ingaggio, da parte della Pro loco di Riva del Garda che ha la regia dell'evento, di una quarantina di persone, anche a pagamento, che hanno dovuto essere dotate di radio, con i relativi costi, per dare assistenza e informazioni al pubblico in particolare la sera dei fuochi d'artificio.
«Per un'organizzazione di volontari - spiega il presidente della Pro loco rivana Ezio Bassetti - alcune misure come la chiusura fisica delle vie della città con le barriere per la complessità tecnica e i costi sarebbero state impossibili da attuare, quindi un grosso lavoro è richiesto anche alle amministrazioni, con tutto che ad agosto le chiusure sono tante e molti professionisti in ferie, contingenza che si è aggiunta all'onere di adeguarsi alle misure richieste».
I volontari non si sono tirati indietro, e anche chi sta per iniziare eventi importanti come il Settembre Rotaliano è pronto alla chiamata: «Per ora non siamo stati contattati dal Commissariato del Governo - spiega la presidente della Pro loco di Mezzocorona Ingrid Permer - ma siamo pronti a ricevere una chiamata anche negli ultimi giorni come è successo per Riva e nel caso faremo il possibile e ragioneremo assieme all'amministrazione».
Molto concretamente le misure di sicurezza anti-terrorismo sono onerose in termini di risorse economiche e in termini di tempo, così il timore per il futuro è tutto per gli eventi tradizionalmente organizzati interamente da volontari: «Da una parte è un bene che sia un evento collaudato e di grande organizzazione come la Notte di Fiaba il primo al quale è stato chiesto di mettere in campo queste misure ? ragiona il presidente dlele Pro loco trentine Enrico Faes -la Pro loco di Riva del Garda con il comune sono riusciti a far fronte egregiamente all'ulteriore sforzo organizzativo. Non ci si può attendere però la stessa risposta da Pro loco più piccole o eventi di tipo diverso, quindi gli scenari che si aprono sono quanto meno da approfondire e discutere in maniera complessiva per non rischiare di mettere in crisi un movimento appassionato e che tanto fa per il territorio e il turismo».
Emerge anche qualche perplessità: «Riguardo a queste misure aggiuntive ? prosegue Faes ? ho due pensieri in qualche modo contrastanti: se da una parte è indubbio che la sicurezza vada tutelata e i fatti ci dicono come sia indispensabile farlo, dall'altra mi chiedo se il fatto di aver posto così tanta attenzione su alcuni eventi, il primo la Notte di Fiaba, non possa aver finito per aumentare la paura nelle persone e magari dare maggiore consapevolezza in chi ha cattive intenzioni su quali sono gli eventi che attirano un certo numero di persone e dove sono».
I due grandi eventi già previsti su Trento prossimamente sono i mercatini di Natale e, nel 2018, l'adunata degli alpini. Il più tranquillo è Maurizio Pinamonti : «Faremo un tavolo dedicato alla sicurezza in ottobre - spiega il presidente degli alpini - quindi i dettagli li vedremo allora, ma la città verrà bloccata sicuramente gia dal venerdì. Siamo tanti e organizzati». Massima attenzione per Claudio Alì , amministratore unico di Trento Fiere, che organizza i mercatini della città: «Il blocco delle vie con i jersey l'abbiamo attuato anche lo scorso anno - spiega - ragioneremo di sicurezza più avanti ma sicuramente prevederemo misure aggiuntive per i raggruppamenti principali e nei punti di ritrovo.
Appena stabilita la disposizione degli stand parleremo di sicurezza».