In regione treni puntuali al 98% Dibattito sulla mobilità sostenibile
Turisti o pendolari? Nessuno dei due o, meglio, entrambi. Perché ogni modifica (in meglio) all'infrastruttura ferroviaria, sia nel servizio sia nelle dinamiche che regolano il suo funzionamento, non deve essere rivolto esclusivamente ad una di quelle categoria ma deve, necessariamente, coinvolgerle entrambe.
La settimana europea della mobilità sostenibile, che prosegue fino al 22 settembre, ha visto svolgersi nel pomeriggio di ieri il primo dei tre convegni previsti (giovedì 21 e 23 gli altri). Un'occasione per confrontarsi su ciò funziona e ciò che deve essere invece migliorato nel sistema ferroviario trentino.
Meglio un treno più lento oppure uno più veloce? Che si fermi a tutte le stazioni o solo a quelle principali? Connesso ai treni nazionali o no? Se si considera ad esempio il problema delle fermate, il metodo solitamente utilizzato è quello del calcolo dei quindici minuti, tempo massimo che in macchina, in bicicletta o a piedi deve essere impiegato per raggiungere una stazione. In questo modo è possibile capire quando e dove inserirne una nuova, andando incontro alle eventuali esigenze di coloro i quali la richiedono.
Tuttavia, se da un lato viene richiesto uno sforzo ai cittadini, è necessario sottolineare come anche i gestori delle linee ferroviarie siano decisi a rinnovare il loro impegno al controllo e ad un'attenta messa in pratica delle dinamiche e dei servizi che regolano l'intera attività.
Il direttore di Trenitalia nelle province di Trento e Bolzano Roger Hopfinger ha ad esempio sottolineato che, nel corso del 2016, l'azienda ha registrato una percentuale di puntualità pari al 98%, un dato rilevante se si considera che giornalmente vengono offerti circa 40 treni per la stessa tratta.
«Uno dei compiti di chi fa politica è capire come saremo tra vent'anni, per fare scelte che oggi servano ai cittadini di domani - afferma l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi. - Il progresso ci sta portando verso un'epoca in cui la sostenibilità sarà un punto fermo. Sarà nostro compito capire come affrontarlo, investendo su servizi che siano di qualità ed offrano certezze ai cittadini che li useranno».