Contratti, la Provincia stanzia 22 milioni di euro per i rinnovi di 33mila dipendenti pubblici
In arrivo 22 milioni di euro tra quest’anno e il prossimo per circa 33.000 dipendenti pubblici del sistema provinciale, tra autonomie locali, Comuni, Aziende per la persona, scuola e sanità. Si tratta dello stacco dell’assegno della Provincia per onorare gli accordi sui rinnovi dei contratti pubblici provinciali siglati negli anni scorsi e relativi al triennio 2016-2018. Una quota, però, è ancora bloccata sul fronte della sanità dalla lite tra i sindacati di categoria.
Le risorse, in ogni caso, ora sono state non solo stanziate e impegnate, ma anche suddivise per le singole aree dell’occupazione pubblica provinciale. A mettere i puntini sulle «i» è stata la giunta provinciale nella seduta di venerdì. Una delibera del presidente della Provincia, Ugo Rossi, ha infatti definito in maniera chiara come per i circa 33.000 dipendenti pubblici del sistema provinciale (quelli che invece fanno parte del sistema statale, come Agenzia delle Entrate o forze dell’ordine, ad esempio, sono altri 10.000 circa) siano in arrivo tra quest’anno e il 2018 22 milioni di euro.
Per il 2017 le risorse da assegnare sono in totale poco meno di 5 milioni di euro (si tratta infatti di 4,93 milioni di euro per la precisione), mentre per il 2018 si tratta di mettere in busta paga qualcosa come 17,845 milioni di euro. Di queste risorse, spiega la delibera della Provincia, però, quelle relative «all’area del personale docente delle scuole a carattere statale» è «rinviata ad un successivo provvedimento ad avvenuta sottoscrizione di un accordo/intesa tra Provincia e organizzazioni sindacali per la finalizzazione delle risorse stesse». A quantificare i soldi da assegnare agli insegnanti era stata la delibera 1575 dello scorso 5 ottobre.
In quell’occasione i soldi da assegnare ai docenti della scuola statale erano stati quantificati in oltre 9 milioni di euro, di cui la metà circa per il 2017 e lo stesso per il 2018. Ma bloccati sono anche i soldi relativi alla sanità, per quello che riguarda il personale non medico, ossia infermieri, oss e così via. Il tavolo in questione è ancora bloccato dalle differenze di prospettive tra i sindacati di categoria che ancora non hanno trovato un’intesa.
Il resto delle risorse, pari a circa 13 milioni, dovrebbero invece venire erogati a breve per l’anno in corso e nel 2018 regolarmente sulla base degli accordi siglati al tavolo di contrattazione dell’Apran, l’Agenzia provinciale che si occupa di definire assieme ai sindacati l’applicazione in concreto dei contratti provinciali dei dipendenti pubblici.
In ogni caso, per quanto riguarda le risorse da assegnare nel corso del 2018, la Provincia ha definito quanto andrà a ciascuna delle categorie previste. Tra gli oltre 13,3 milioni di euro da assegnare nel 2018 ecco che ci sono 4 milioni di euro per gli oltre 7.000 dipendenti dell’Azienda sanitaria, 2,3 per i Comuni, 1,5 per le Apsp, oltre 2,5 per le autonomie locali.
Per sbloccare le risorse sulla sanità la Cgil di categoria chiede di evitare liti tra i sindacati e «fare sintesi» per sbloccare le risorse. «Sul contratto del comparto sanità – spiega Gianna Colle – è decisamente giunto il momento di fare sintesi» visto che le richieste delle diverse sigle sindacali sono molto simili e, in alcuni elementi, addirittura uguali». E di evitare «la rivendicazione e l’ostentazione dei rapporti di forza al tavolo delle trattative» per avere «dei soldi che sono quelli dei contratti precedenti e che ci spettano» conclude Colle.