La notte bianca del Natale trentino Ieri festa fino alle 2 nel capoluogo
Chi si aspettava di dover affrontare la ressa è rimasto piacevolmente sorpreso. Nel giorno dell'Immacolata la città ha accolto decine di migliaia di ospiti e residenti mantenendo comunque una buona vivibilità dal pomeriggio fino alla tarda sera, quando sono andati in scena gli eventi della Notte bianca che hanno animato e riempito il centro storico di musica, sorrisi e divertimento. Entusiasti gli esercenti che hanno registrato il tutto esaurito nelle strutture ricettive e pure i negozianti, che hanno risposto con entusiasmo alla proposta del Comune di tenere le serrande alzate fino alle 23.
«I numeri non sono gli stessi della Magica Notte estiva, come è comprensibile viste le temperature, ma questa prima edizione della Notte bianca invernale sta regalando grandi soddisfazioni» ha commentato a tarda ora l'assessore comunale Roberto Stanchina, che ha voluto esprimere un «grazie a tutti coloro che ci hanno creduto, dando fiducia a questa idea nonostante l'impegno richiesto in un periodo di stress. Abbiamo compiuto un passo importante verso un nuovo modo di vivere la città».
Con il calar della notte il centro si è colorato dei fasci di luce blu e rossi che hanno fatto apparire piazza Duomo come la pista di un locale sulla spiaggia di Riccione nel periodo estivo (ma senza mohito e birre in bottiglia, sostituiti da brulè e bombardini). A partire dalle 18 ai piedi del Nettuno è andato in scena il silent party, al quale si sono avvicinati per primi i bambini incuriositi dalla novità della festa con le cuffie, ideata per coniugare la grande voglia di divertimento dei giovani e le esigenze dei residenti. «Vedo famiglie con bambini felici e gruppi di giovani divertiti. Tutti gli espositori hanno deciso di rimanere aperti: ne è valsa la pena» sono state le parole dell'amministratore unico di TrentoFiere Claudio Alì.
Gli espositori dei Mercatini hanno lavorato intensamente fino alle 23: non solo quanti propongono il «divin' brulè» o il parampampoli, perché un buon movimento c'è stato anche presso le casette degli artigiani. Secondo una prima stima, solo il 10-15% degli esercenti del centro non avrebbe aderito all'invito dell'amministrazione a tener aperti i propri negozi. Vivere la città di sera è stata una vera emozione. Ristoranti e pizzerie hanno lavorato bene e gli eventi distribuiti in piazza Duomo, Santa Maria Maggiore e le diverse vie (vicoli inclusi) con diversi generi di musica hanno avuto un buon successo di pubblico.
La festa in strada aveva come termine le 2 del mattino tra il profumo di caldarroste e dolci, mentre è proseguita fino alle 4 a Trento Fiere dove si sono esibiti il rapper Capo Plaza, Neja, dj Prezioso e Marvin.
FOTOSERVIZIO di Alessio Coser
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