Trovato in mutande sul balcone dei vicini. Lui: «Cercavo il gatto»

di Flavia Pedrini

Stava sistemando la cucina, quando è stata sorpresa alle spalle dalla figura di un uomo che, dopo avere scavalcato il balcone, era entrato in cucina. Una persona a torso nudo, con addosso solo un paio di mutande. La donna, spaventata, è corsa a chiamare il marito, che ha poi trovato l'intruso ancora in soggiorno. L'uomo, decisamente agitato, ha cercato di giustificarsi, sostenendo che stava cercando il gatto scappato dal suo appartamento. 
Ma questo non gli ha evitato di finire nei guai: dopo la denuncia sporta dalla coppia è finito a processo con l'accusa di violazione di domicilio. 

La singolare vicenda è successa in città nell'estate del 2014, ma il processo, vista l'irreperibilità dell'imputato - un algerino di 56 anni - è ancora sospeso. L'imputato e la coppia vivevano nello stesso condominio, in due appartamenti al sesto piano. Una sera di quattro anni fa, al termine di una cena, era avvenuto il singolare faccia a faccia con lo straniero. I genitori avevano salutato il figlio, che dopo avere trascorso una serata in loro compagnia era andato via. La donna aveva quindi iniziato a sistemare la cucina e mettere a posto piatti e stoviglie usate per il pasto, mentre il marito aveva raggiunto la stanza da letto. All'improvviso la moglie ha scorto quella figura che, dalla porta finestra di una stanza al sesto piano - lasciata aperta perché faceva caldo - era entrata in casa. Comprensibile lo spavento nel trovarsi a tu per tu con quell'intruso, peraltro praticamente nudo: addosso, infatti, lo straniero aveva solo un paio di mutande. La signora aveva quindi raggiunto il marito nella stanza da letto, chiedendogli di correre in soggiorno, dove il consorte ha poi trovato il vicino di casa. Il timore era che si trattasse di un malintenzionato, anche se il look minimale, va detto, evocava più un amante in fuga che non un ladro. Messo alle strette e incalzato dalle domande il 56enne avrebbe detto di avere scavalcato i balconi di casa (tre di fatto) per cercare il suo gatto. Una scusa che non aveva peraltro convinto la coppia (l'animale è stato scorto in casa), anche perché l'uomo nel palazzo era noto per i suoi guai con la giustizia e per le discussioni con la compagna. Alla fine, anche per evitare che potesse farsi del male scavalcando di nuovo i balconi, i proprietari lo avevano fatto uscire dalla porta di casa, decisi comunque il giorno seguente a sporgere denuncia.  

Ma quella serata movimentata non era finita. Un'ora dopo, infatti, la coppia era stata svegliata dall'intervento dei vigili del fuoco, il cui intervento era stato chiesto proprio dalla convivente dello straniero, che era rimasta invece fuori dall'appartamento: tornata dal lavoro, aveva trovato la porta chiusa dall'interno. Quanto al convivente, secondo quanto riferito dalla convivente, era rimasto a sua volta chiuso fuori per un improvviso colpo di vento. Sta di fatto che la coppia se lo era ritrovato in casa, non certo dopo averlo invitato. Dopo la denuncia, dalla quale peraltro emergerebbe anche un goffo tentativo di approccio fisico alla donna, la giustizia ha fatto il suo corso e lo straniero è finito a processo, accusato di violazione di domicilio. Ma per ora il procedimento è sospeso, visto che l'uomo - risultato irregolare - è sparito nel nulla.

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