Otto parchi «alcol free» Estese le limitazioni
A partire dalle prossime settimane non sarà più consentito consumare o anche solo avere con sé bevande alcoliche in otto parchi del centro città, individuati in relazione alle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza e dagli episodi di degrado registrati. È quanto stabilisce una delibera approvata a larga maggioranza, con l’accordo di quasi tutta la coalizione di centrosinistra e di parte delle opposizioni, dal Consiglio comunale di Trento, durante la seduta dell'altra sera.
Il dispositivo, che modifica il Regolamento di polizia urbana, estendendo di fatto alle intere aree verdi la restrizione già in vigore nei pressi delle aree gioco per i bambini, è frutto di un percorso avviato qualche mese fa, su proposta degli esponenti del Movimento 5 Stelle, all’interno della Conferenza dei capigruppo. Il divieto riguarda i giardini di piazza Venezia, San Marco, piazza Centa, piazza Cantore, piazza Dante, il parco «A. Solzenicyn» (ex Santa Chiara) e quello di Maso Ginocchio.
Varato in via sperimentale, con l’impegno di valutarne l’effettiva efficacia per un anno, il provvedimento ha raccolto 28 voti favorevoli su 30 votanti, con la sola astensione dei consiglieri di Insieme per Trento. Nettamente contraria, invece, si è detta la consigliera Antonia Romano (l’Altra Trento a sinistra), che tuttavia è uscita dall’aula prima del voto, mentre il portavoce del Pd Paolo Serra ha parlato di un «adeguamento del gruppo ai rapporti di forze politiche» presenti in Consiglio.
«Non possiamo negare - ha detto il sindaco Alessandro Andreatta nel corso del dibattito - che in questi parchi vi siano delle criticità, sulle quali vogliamo intervenire per tutelare meglio i nostri cittadini. Non sarà un intervento decisivo, ma pensiamo possa avere importanza nell’ambito di un progetto di sicurezza integrato per la città, che si compone di illuminazione, telecamere, aumento del numero di agenti in strada, informazione e iniziative sugli spazi pubblici».
Nel corso della seduta di ieri, poi, è stata approvata anche la delibera di recepimento della legge provinciale relativa alle aliquote Imis (Imposta immobiliare semplice) per alcune categorie di edifici, tra cui le scuole paritarie (che passano dal 0,2 della rendita allo zero) e alle sale da gioco (al 0,55). Anche in questo caso, in molti hanno rilevato dubbi sull’effettiva utilità della misura, che comporterà una riduzione delle entrate fiscali per le casse comunali di 1,8 milioni di euro, compensate comunque con trasferimenti provinciali.
Via libera, infine, anche al piano guida per la lottizzazione dell’area ex scalo Filzi, con l’inserimento nella città consolidata dell’edificio residenziale che si affaccia su via Ambrosi e la suddivisione in due parti della superficie su via del Brennero, che rimarranno adibite a scopo commerciale (con un volume di 13mila metri cubi, inferiore a quello attuale).