Spaccio tra giovani e giovanissimi L’allarme lanciato dalle mamme

Cedeva stupefacente a ragazzini anche di terza media, fino a professionisti, operai e impiegati. Ma non era uno spacciatore legato a reti criminali, bensì un «semplice» assuntore che, ingolosito dalla possibilità non solo di consumare lo stupefacente per sé ma anche di poter guadagnare o quantomeno rendere economicamente autonomo il suo vizio.
 
È stato arrestato così con l’accusa di spaccio dai carabinieri della stazione di Predazzo un diciannovenne fassano, trovato in possesso di circa 600 grammi di hashish, in parte già suddidlviso in dosi.
 
«Sta emergendo la figura nuova del promotore dell’attività del medio spaccio, ovvero di assuntori che si trasformano in spacciatori a loro volta rendendo così non sono più capillare la rete dello spaccio ma anche più difficile da sgominare», ha commentato il maggiore Molinari comandante della compagnia di Cavalese
Tra le particolarità dell’operazione, il fatto che a dare riscontro all’attività di indagine dell’Arma vi siano state anche le segnalazioni allarmate di alcune mamme, preoccupate per i malesseri e le stranezze mostrate dai figli, evidentemente a seguito dell’assunzione di stupefacenti.

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