Fiume di gente per la notte magica Ma commercianti insoddisfatti
Sono le 19 di sera e Piazza Duomo comincia a popolarsi. Walter Botto, titolare del Caffè Tridente, pizzeria Duomo e Bar Pasi, spera di sbagliarsi: «Aspetto martedì per giudicare, ma la sensazione è quella che le Vigiliane di quest’anno siano sotto tono. Ieri sera (venerdì ndr), primo giorno di manifestazione, abbiamo lavorato come un normale venerdì. Non vedo quel coinvolgimento di qualche anno fa: siamo lontani dal clima di festa popolare che ha sempre contraddistinto questo evento».
È una partenza soft secondo diversi esercenti del centro. «Dalla mattina del venerdì e fino ai fuochi finali chiunque dovrebbe respirare un’atmosfera di festa. Di questo passo, invece, rimarranno solo la Notte Bianca, ormai ridotta a cinque ore di lavoro serali, visto che da mezzanotte alle 3 la maggior parte della gente si sposta alle Albere, e lo spettacolo pirotecnico di martedì. Manca la tradizione. Le piazze dovrebbero esplodere di cortei storici, artigiani e artisti. Manca, soprattutto, una regia che coinvolga noi operatori», prosegue Botto.
Dello stesso avviso il titolare del Bar Fiorentina, Marco Antonucci. «Va bene la nottata di festa: la Magica Notte, come ogni anno, riempirà la città. Non si può nascondere, però, che le Vigiliane di oggi siano molto meno sentite. Spero vivamente che si ritorni ad una gestione più coinvolgente. La sensazione, invece, è quella di essere lasciati a noi stessi: ognuno va per la sua strada, con iniziative personali. Manca un filo conduttore capace di legare i vari eventi», osserva il barista.
In via Calepina, a partire dal pomeriggio, risuonavano sonorità rock. «Da sempre, in occasione delle Vigiliane, organizziamo concerti in strada, quest’anno avviando una nuova collaborazione con l’Angolo dei 33 - continua Antonucci -. Mi auguro che il Centro Servizi Santa Chiara trovi la strada giusta per promuovere il vero senso delle Vigiliane. Una manifestazione che deve essere raccontata e pubblicizzata maggiormente, senza stravolgerla. Il tutto, invece, è molto disorientante e disorientato: manca una regia, un coordinamento che lavori in sinergia con tutti».
Nella via parallela, l’assessore al turismo e al commercio del Comune di Trento Roberto Stanchina plaude allo spirito dei commercianti: «Tante vie, anche le più piccole, si stanno organizzando in questa maniera, dando vita a nuove collaborazioni. L’auspicio, ovviamente, è che questa festa riesca a coinvolgere più locali ed esercenti, allargandosi sempre di più».
Sulla tenuta della «Magica Notte», nessuna preoccupazione.
«La città si sta riempiendo, il clima è perfetto e la gente, complice la bella giornata di sole, dopo una gita al lago o in montagna si sta riversando numerosa in centro, facendosi contagiare dall’atmosfera gioiosa: le Vigiliane sono la grande festa della città e tali devono rimanere», commenta Stanchina.
«Negli anni si è perso per strada lo spirito popolare della manifestazione, di pari passo con la partecipazione che appare piuttosto scarica - conclude Botto -. Dopodomani, a giochi fatti, sarebbe utile sederci tutti ad un tavolo e, con una certa libertà, proporre e ascoltare chi ha idee nuove per rilanciare la storica kermesse, al fine di garantire un’evoluzione senza tuttavia stravolgere quanto fatto in questi 35 anni».