Sondaggio promuove la sanità In Trentino ampia sufficienza
Il sistema sanitario locale si prende una promozione dai cittadini trentini: il voto medio dato alla sanità provinciale è un 7,63 che scende di qualche decimo di percentuale, attestandosi a 6,98 quando si chiede di dare un voto al governo provinciale per come ha condotto la politica sanitaria. I due dati sono il risultato di un sondaggio commissionato da Lega Nord, Forza Italia e Agire a Ominiplus Service, agenzia di consulenza aziendale, comunicazione e marketing territoriale.
«È merito degli operatori sanitari che garantiscono qualità al sistema» ha commentato il dato il consigliere Claudio Cia (Agire) . I criteri dell’indagine: tre minuti di intervista telefonica, effettuata tra gennaio e febbraio, a un campione di 1.500 cittadini. Sulle disposizioni particolari il campione selezionato è meno positivo: alla domanda «Riaprirebbe i punti nascita?» il 60,5% risponde di sì, solo l’11,7% concorda con la scelta di chiuderli; il 77,4% non approva il taglio delle guardie mediche; mentre il 30% non ritiene il Not una priorità per il Trentino, che lo è invece per il 50,3% degli intervistati. In materia di assistenza sanitaria sul territorio il 38,1% ritiene che vada bene com’è, ma il 57% vorrebbe invece che fosse potenziata. Passando ai tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, oggetto centrale del disegno di legge avanzato dal centrodestra trentino, il 78,6% degli intervistati li ritiene normali, mentre il 10,4% addirittura ottimi, a fronte di un 4,8% che li giudica «scandalosi» e un 6,2% che sceglie l’opzione «ingiustificati».
«È un dato che potrebbe fare pensare ad un’approvazione del lavoro di questa giunta provinciale - ha commentato Cia ? ma bisogna incrociarlo con il numero di coloro che hanno dichiarato di affidarsi a prestazioni private, che sono il 20%, un dato elevato che non è giusto per cittadini che pagano già le tasse. Inoltre nell’ultimo anno, il il 77% dei cittadini ha dichiarato di aver dovuto sostenere spese per sottoporsi a visite o esami ambulatoriali a pagamento».