Scuola e diplomati magistrali Stop a ricorso su graduatorie
È stato respinto dal Consiglio di Stato l’appello del sindacato della scuola Delsa sulla vicenda dei diplomati magistrali del Trentino e sul contenzioso con la Provincia autonoma di Trento.
L’appello era stato presentato da 163 insegnanti non laureati, sostenuti dal sindacato autonomo Delsa, che nel 2014 avevano impugnato il nuovo regolamento per la formazione e l’utilizzo delle graduatorie provinciali e la relativa approvazione del bando.
Gli insegnanti chiedevano di inserire nella quarta fascia, la nuova lista da cui pescare i docenti prevista dalla giunta provinciale, anche chi si era diplomato alle ex magistrali fino all’anno scolastico 2001/2002.
Dunque quando la laurea in scienze della formazione primaria non esisteva. Dopo un primo «ko» al Tar, ad agosto 2016 i giudici amministrativi della capitale avevano accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento e gli insegnanti erano stati quindi riammessi in graduatoria con riserva.
Sentenza, secondo Delsa, «profondamente incoerente, illogica ed irragionevole sotto il profilo giuridico, erronea ed omissiva sotto il profilo delle circostanze fattuali. Tutto ciò dopo avere affermato più volte in più ordinanze di accoglimento ed un commissariamento del dipartimento trentino, esattamente il contrario di quanto sostenuto oggi in conclusione della vicenda».
La tesi sostenuta dal sindacato Delsa e dai suoi legali era quella di affermare l’autonomia giuridica della quarta fascia «che, al contrario delle Gae chiuse nel 2006 nel resto d’Italia e nel 2012 in provincia di Trento, venne invece istituita nel 2014 con regolamento apposito della Giunta provinciale di Trento». «I giudici della sesta sezione del Consiglio di Stato, pur di poter giustificare il rigetto dell’appello - osserva Delsa - esercitano uno sforzo erculeo per sostenere che la quarta fascia non ha autonomia giuridica, ma non è altro che un articolazione delle GaE. Ora al di là del fatto che sono gli stessi avvocati della Provincia autonoma in più occasioni ad affermare che le Gpt trentine sono cosa diversa dalle GaE, ma le motivazioni utilizzate dai giudici per negare la nostre tesi sono palesemente illogiche ed incoerenti poichè fondate su asserzioni della stessa Provincia autonoma».
Ora il sindacato annuncia di portare il caso davanti alla Corte di Giustizia europea.