Due pitoni nella borsa della spesa alla tabaccheria della stazione
La borsa della spesa era appoggiata a terra, all’ingresso della tabaccheria della stazione. È intervenuta la polizia ferroviaria. Gli agenti, pur abituati a situazioni di ogni genere, sono rimasti impietriti vedendo il contenuto: due pitoni reali della lunghezza di poco meno di un metro l’uno. I rettili erano sistemati in un terrario, custoditi con cura. Forse dimenticati.
La scoperta è avvenuta martedì pomeriggio, attorno alle 14. «Ho visto la borsa nell’atrio, appena fuori dalla porta della rivendita tabacchi in cui lavoro - spiega Flavia Ferri - Stavo entrando per iniziare il turno e ho notato che c’era a terra una borsa di plastica rigida, di quelle per fare la spesa. Dopo un po’ sono tornata a controllare ed era ancora lì. All’interno c’era un contenitore, ma non si vedeva altro. Ho chiamato la polfer. Solamente dopo ho saputo che dentro c’erano i pitoni».
Gli agenti hanno contattato gli uomini della Forestale. Il Servizio Foreste e fauna della Provincia ha attivato i propri canali per trovare un ambiente idoneo e sicuro in cui collocare i pitoni, dato che nessuno, fino al tardo pomeriggio di ieri, li ha reclamati. I rettili sono stati affidati al Muse e sistemati nei locali adibiti alla cura degli animali, non aperti al pubblico. È una soluzione temporanea, in attesa di una collocazione stabile.
«Sono apparentemente in buone condizioni, vivaci e reattivi - spiega Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico del Muse, esperto di rettili - Il pitone reale è un animale diffuso nell’ambito della terraristica per le dimensioni contenute, dato può raggiungere al massimo i 150 centimetri di lunghezza, per il carattere docile e poco mordace. Non è pericoloso e non ricade nell’elenco delle specie per cui è vietata la detenzione».
Il pitone reale si nutre di topi e può rimanere anche diverse settimane senza cibo. «Il metabolismo dei rettili è notevolmente differente dal metabolismo dei mammiferi. I rettili possono sopportare periodi molto lunghi di digiuno, ma non riescono, sempre in virtù del loro metabolismo, a colonizzare ambienti particolarmente freddi - spiega Tabarelli de Fatis - Diciamo che ai due pitoni reali trovati alla stazione è andata bene: sono animali che provengono dall’Africa occidentale, e già a dieci gradi il loro metabolismo rallenta e diventano poco reattivi. La temperatura ideale, in terrario, si aggira attorno ai 30 gradi o poco meno e durante la notte non dovrebbe scendere sotto i 20 gradi. Se il rettile viene abbandonato in natura in questo periodo non sopravvive».
Non è chiaro se la borsa sia stata smarrita da una persona particolarmente distratta o se ci sia stata la volontà di liberarsi dei rettili. «I serpenti nostrani, con l’accorciarsi delle giornate autunnali e la diminuzione delle temperature, vanno alla ricerca di rifugi all’interno del terreno o in cavità della roccia nelle quali entrano in ibernazione - spiega ancora l’esperto del Muse - Un animale esotico se liberato (azione vietata dalla legge, tra l’altro) in natura rischia di morire. Se qualcuno decide di separarsene può andare sui forum specializzati in internet per cercare un acquirente o un appassionato che se ne prenda cura. Sono molti gli erpetofili, come dimostra il successo di pubblico a fiere ed esposizioni dedicate a questi animali dal sangue freddo».