Ladri scatenati da Gardolo alla Rotaliana

È ancora emergenza furti in città e ancora una volta a farne le spese sono cittadini che escono per qualche ora di casa e al rientro trovano la casa svaligiata. Nella maggior parte dei casi, in questo weekend, sono stati più i danni che il valore di quanto è stato asportato.
Sabato sera la zona più colpita sembra essere stata quella di Trento Nord fino alla Piana Rotaliana. Si parla di una decina di furti messi a segno nel giro di poche ore, tra le 18 e 23. In alcuni casi ad entrare in azione sono stati ladri acrobati che sono riusciti ad arrampicarsi lungo grate e tubature esterne per raggiungere piani rialzati delle case. È successo, ad esempio, nella zona di Gardolo, dai Solteri e Melta, dove sono state ben quattro le case svaligiate, alcune poste al secondo piano. In un caso i proprietari sono riusciti a vedere i ladri in fuga, ma non sono riusciti a fermarli anche perché l'azione avrebbe potuto risultare troppo pericolosa. Furti denunciati alla carabinieri anche nella zona della Piana Rotaliana. Qui i ladri hanno colpito a Pressano in via Marconi, a Lavis in via Proner e a Mezzocorona in via Pio XII. In tutti e tre i casi ad accorgersene sono stati i proprietari che rientrati a casa hanno trovato la casa sottosopra e i danni alle finestre o alle porte. Nella zona di Lavis i danni provocati nell'intrusioni sono stati più del valore del bottino considerato che è stato portato via qualche gioiello ma non di grande valore se non affettivo. 


Sabato le forze dell'ordine hanno effettuato i sopralluoghi nelle abitazioni per cercare di raccogliere eventuali tracce che potranno aiutare gli inquirenti a risalire agli autori del fatto. Se è difficile che queste bande vengano colte in flagranza, accade spesso che lunghe indagini possano poi portare ad individuare i malviventi. Nella maggior parte dei casi, però, per le sfortunate vittime è difficile riuscire a recuperare le refurtiva che viene piazzata a ricettatori nel giro di poche ore. Utili possono essere, in alcuni casi, le immagini delle telecamere di ingresso nei paesi o in città, che in alcuni casi riescano ad intercettare le targhe di auto sospette. Non sono la prova che chi è passato abbia commesso il furto, ma possono rappresentare una traccia importante da seguire. 


La scorsa settimana un'altra ondata di furti era stata registrata in città, sempre a Gardolo, ma anche a Trento centro e nella zona di Mattarello. Proprio la polizia era però riuscita a recuperato parte della refurtiva (del valore di circa 40mila euro) rubata nelle nelle case sulla collina di Trento. I beni si trovavano su un'auto con tre giovani a bordo che sono stati denunciati. Assieme alla refurtiva frutto delle razzie dei giorni scorsi, gli agenti delle volanti hanno potuto recuperare anche un intero servizio di argenteria che era stato rubato all'interno di un appartamento di un sobborgo della collina nel corso dell'estate, ai danni della famiglia di un sottufficiale dell'esercito in congedo. Due dei tre fermati, ragazzi albanesi residenti in Alto Adige, dopo la denuncia per ricettazione erano stati rimessi in libertà mentre il terzo, trovato in possesso di documenti falsi, era stato arrestato.

Pochi giorni prima, sempre a piede libero, la polizia aveva denunciato per furto anche il presunto autore del furto nell'abitazione di don Gino Flaim e il ricettatore che aveva acquistato la merce.

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