Genitori no vax, ricorso respinto Non hanno diritto a buoni servizio
I loro figli non sono vaccinati e dunque, secondo quanto previsto da una delibera della giunta provinciale della scorsa primavera, non hanno diritto ai «buoni servizio».
Mamma e papà dei bimbi, nonché membri dell’Associazione vaccinare informati, ci sono visti respingere dal Tar di Trento il loro ricorso contro la Provincia perché inammissibile.
La coppia aveva impugnato la delibera, specificando di aver liberamente scelto di non sottoporre i figli minori ai vaccini obbligatori ma di ricorrere in merito all’estensione degli obblighi vaccinali (prevista dalla Provincia e non dallo Stato) anche nell’ambito extrascolastico. Il riferimento è all’assegnazione dei «buoni servizio», ossia dei titoli di spesa che permettono agli aventi diritto di accedere ai servizi previsti (ad esempio baby sitter) a condizioni economiche agevolate: la vaccinazione per i minori di sei anni è requisito di accesso a questi «servizi conciliativi» (ma non dai sei anni in poi).
Per i giudici del Tar il ricorso è inammissibile perché quello manifestato dai genitori è «un interesse deliberatamente e consapevolmente contra legem»: mamma e papà hanno presentato ricorso basando la propria legittimazione «sul dichiarato e consapevole intento di non adempiere ad un preciso obbligo ad essi imposto dalla legge».