Surgelati sciolti e buttati nel bagagliaio
Sulla tavola di qualche poveraccio stava per finire una partita di carne presumibilmente avariata viste le disinvolte modalità di trasporto. Invece il cibo - carne ma anche pesce e piadine - è stato intercettato dalla Guardia di finanza di Trento che ha sequestrato il carico di alimenti surgelati, in totale circa mezzo quintale di merce trasportata senza adeguata refrigerazione. Alla guida del furgoncino c'era un cittadino di origine bangladese nei cui confronti è stata elevata una pesante sanzione amministrativa.
Domenica scorsa una pattuglia del Gruppo delle Fiamme Gialle di Trento, impiegata in servizio di pubblica utilità 117, nei pressi di Vezzano, ha fermato per un controllo un furgoncino di colore bianco, alla cui guida si trovava B.S., 32 anni, cittadino di origine bangladese regolarmente residente in Italia, lavoratore presso un piccolo negozio di merce varia attivo da poco più di un anno e mezzo a Trento.
Una volta chiesti i documenti di accompagnamento delle merci, i Finanzieri hanno controllato il vano di carico per controllarne la corrispondenza con i beni trasportati e non appena aperti i portelloni hanno immediatamente visto che qualcosa non andava: all'interno del furgoncino era contenuta carne, pesce e focaccine tipo piadine surgelati, per un totale di 56 chili di prodotto, senza però che fossero rispettate le cautele minime previste dalle norme igienico-sanitarie.
La temperatura interna, che per gli alimenti surgelati deve essere almeno inferiore ai diciotto gradi, era decisamente superiore, anche oltre le tolleranze previste per legge, i prodotti erano contenuti in borse di plastica aperte, con elevato rischio di esposizione a contaminazione microbica e disidratazione; inoltre, i cibi non erano muniti delle previste etichette che ne indicassero origine e provenienza di filiera, il che costituisce ulteriore grave violazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti, dal momento che dalle etichette si deve poter conoscere il termine minimo di conservazione e l'indicazione del lotto.
La merce è stata dunque sequestrata in via cautelativa e al trasgressore è stato elevato un verbale di contestazione alle norme in materia di alimenti surgelati destinati all'alimentazione umana contenute nel Decreto Legislativo 110/1992, con una sanzione amministrativa fino a cinquemila euro, oltre alla segnalazione che sarà inviata ai competenti organismi provinciali e di polizia competenti in materia.
«L'attività su strada delle Fiamme Gialle- precisa una nolta della guardia di finanza - dedicata al controllo dei beni e delle merci che transitano quotidianamente sulle vie di comunicazione, ha la duplice funzione di accertare che siano rispettate le norme fiscali sui documenti di accompagnamento ma anche il fondamentale scopo di contribuire al controllo sulla regolare provenienza di ogni tipo di merce, anche per fini igienico-sanitari, in modo che non vengano messi in vendita ai consumatori finali prodotti non conformi e non certificati».