Polizia postale: un anno intenso fra truffe, pedofili e suicidi annunciati online
Pedopornografia on line, «financial cybercrime», prevenzione del cyberterrorismo, truffe nell’e-commerce e cyberbullismo: lo svilupppo tecnologico favorisce sempre nuove forme di criminalità che, anche nel 2018, hanno impegnato la polizia postale e delle telecomunicazioni del Trentino Alto Adige in attività di prevenzione e repressione.
Fra i casi maggiormente delicati, quello risolto dalla Polizia postale di Trento la quale ha salvato una ragazza adolescente che minacciava di togliersi la vita pubblicando messaggi su un social network.
Gli agenti hanno ricevuto una segnalazione via posta elettronica nella quale veniva precisato che un’adolescente della zona di Trento aveva pubblicato messaggi, utilizzando un profilo fake di un noto social network, nei quali dichiarava in modo inequivocabile di voler porre fine alla sua vita. Grazie all’analisi della rete e ad altri indizi, la Polizia postale è riuscita ad individuare la ragazza ed evitare un epilogo tragico. Gli investigatori hanno accertato che il proposito di suicidio era molto reale in quanto hanno trovato nello zainetto della ragazza due lettere di addio indirizzate ai familiari e agli amici.
Nel settore della pedopornografia online, nel 2018 la Polizia postale e delle comunicazioni del Trentino Alto Adige ha avviato 38 indagini che hanno portato ad un arresto e alla denuncia di 20 persone. Le perquisizioni effettuate sono state 13. In un caso è stata predisposta una misura cautelare di non avvicinamento dell’autore del reato alla vittima. Per adescamento online sono state segnalate 7 persone.
In un caso, una ragazza è stata avvicinata da un ragazzo sulla rete ed ha intrattenuto con lui conversazioni riguardanti le proprie preferenze sessuali. Queste affermazioni sono state utilizzate dallo sconosciuto per ricattare la giovane ragazza e ottenere prestazioni di natura sessuale.
Sempre nel 2018 sono stati monitorati centinaia di siti tra i quali 49 sono stati inseriti nella «black list» per la presenza di contenuti illeciti.
Nell’ambito dei crimini informatici di natura finanziaria, sono stati denunciati nove casi. Solo in quattro casi le frodi sono state portate a termine causando danni economici per circa 300.000 euro. Per quanto riguarda le truffe commerciali in rete, in regione sono state presentate 348 querele con 103 persone denunciate.
Sono, poi, state circa una ventina le segnalazioni di episodi di cyberbullismo. Su questo fronte, la polizia postale ha puntato molto sull’informazione e la prevenzione, partecipando a circa 180 incontri nelle scuole e così entrando in contatto con circa 15.000 studenti, 1.500 insegnanti e 2.300 genitori.
Infine, nell’ambito della sicurezza informatica, sono state perfezionate convenzioni con enti pubblici e privati che trattano dati sensibili, ai quali sono state indirizzate nel corso dell’anno 1.300 segnalazioni. Nove sono stati gli episodi che hanno messo in pericolo le strutture informatiche in regione ed hanno comportato la compromissione dei siti web sia di amministrazioni pubbliche, sia di aziende private.