Nuova strage di migranti in mare, padre Alex Zanotelli: «Salvini li avrà sulla coscienza»
La nuova strage di migranti nel Mediterraneo dove, secondo i dati forniti dall’Oim ci sono state altre 120 vittime ieri, e altre 37 in un nuovo affondamento oggi, «peserà sulla coscienza di Salvini».
Padre Alex Zanotelli, il missionario pacifista, interpellato dall’AdnKronos, dice di non trovare «quasi più parole per quanto sta avvenendo».
Racconta: «In questi giorni mi sono letto il rapporto dell’Onu su diritti umani dei rifugiati in Libia datato 18 dicembre 2018: è devastante. Abbiamo un governo di barbari senza cuore, stiamo perdendo la nostra umanità. La situazione è insostenibile. Non riesco a capire come si possa avere un governo a cui manca l’umanità».
Padre Zanotelli riflette quindi sul nuovo recupero, da parte della Sea Watch, di altri 47 immigranti e pensa alle parole del ministro dell’Interno che ha detto che «finché i porti resteranno aperti, i trafficanti continueranno ad uccidere». Al che osserva Zanotelli: «Vediamo se ora riceve questi 47 disperati. Dal momento che i porti sono aperti - perché per chiuderli serve un documento scritto del ministro e non mi pare di averlo mai visto - li dovrà ricevere da qualche parte».
Il missionario pacifista riflette anche sui sondaggi che danno sempre la Lega in testa: «Questa è un’altra sofferenza enorme. Purtroppo nel popolo italiano, ma nel resto dell’Europa la situazione non è diversa, non so cosa sia avvenuto. Siamo usciti da una Seconda Guerra Mondiale, da un crogiuolo terribile, avevamo la patria dei diritti e ora all’improvviso è caduta. Le ragioni fondamentali credo siano che la tribù bianca si sente ora minacciata. Abbiamo conquistato tutto e adesso ci sentiamo minacciati, abbiamo paura e allora dobbiamo difendere il nostro benessere. E’ assurdo vivere in un mondo così disuguale. Questo è ancora peggio di Salvini».
Il ministro degli interni però tira dritto: «Io non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in armi e droga, e delle Ong che non rispettano regole e ordini. Quanto a certi sindaci e governatori di Pd e sinistra anzichè denunciare la presunta violazione dei “diritti dei clandestini”, dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio. Sbaglio?» scrive su Facebook il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, mentre pubblica una foto nell’orto in cui mangia cipollotti e aglio e poi dice «Statemi lontano per un po’»
Gli risponde il quotidiano della Conferenza Episcopale italiana «Avvenire»: «Chi non ha parole di umanità, di compassione e di preghiera da dire, almeno taccia» dice il direttore Marco Tarquinio in un editoriale sulle nuove stragi in mare.
«I signori dell’indifferenza e del cinismo d’Italia e d’Europa hanno congiurato, con trafficanti e capi banda libici, a lasciar morire alle porte di casa nostra uomini, donne e bambini che corrono l’estremo rischio per non subire ancora un’estrema sofferenza. E hanno avvolto le loro scelte - sottolinea il direttore del giornale dei vescovi - di mistificanti parole d’odio per i “buonisti” umanitari che sulle cosiddette “barche delle Ong” si battono per evitare ogni morte.
Siamo di nuovo assediati da stragi di vita e di verità, che la cronaca registra e la storia giudicherà».
PARLA DI MAIO E ATTACCA LA FRANCIA - «Se la Francia non avesse le colonie africane, che sta impoverendo, sarebbe la 15/a forza economica internazionale e invece è tra le prime per quello che sta combinando in Africa. L’Unione Europea dovrebbe sanzionare queste nazioni come la Francia che stanno impoverendo questi posti e è necessario affrontare il problema anche all’Onu». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio rispondendo ad Avezzano a una domanda sui naufragi di migranti avvenuti nel Mediterraneo, a margine del tour elettorale per le regionali.
«Ci sono decine di stati africani in cui la Francia stampa una propria moneta, il franco delle colonie, e con quella moneta si finanzia il debito pubblico francese. Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziare il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i paesi africani». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, a margine della tappa di Avezzano del tour elettorale per sostenere il candidato presidente del M5S, Sara Marcozzi, per le regionali del prossimo 10 febbraio.
«Se vogliamo fermare le partenze - ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio - cominciamo ad affrontare questo tema e cominciamo a farlo anche all’Onu, non solo in sede di Unione Europea».
«E l’Italia si deve far sentire - ha aggiunto - ed è per questo che nelle prossime settimane ci sarà una iniziativa parlamentare del M5S che impegnerà sia il Governo italiano sia le istituzioni europee, sia tutte le istituzioni diplomatiche sovranazionali, a iniziare a sanzionare quei paesi che non decolonizzano l’Africa, perchè quello che sta succedendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni paesi che poi ci fanno pure la morale».
«È surreale che sia proprio Di Maio a parlare di ipocrisia e di lacrime di coccodrillo di fronte alla strage che si sta consumando nel Mediterraneo. Per mesi il governo e il suo partito sono stati ostaggio di Salvini, che è il principale responsabile di quello che sta accadendo». Lo afferma Erasmo Palazzotto, deputato di Liberi e Uguali commentando le dichiarazioni del vicepremier sulle politiche migratorie. «Invece di giocare con le parole, Di Maio e Conte agiscano ed evitino un’ennesima farsa come quella a cui abbiamo assistito nei giorni di Natale: indichino un porto sicuro dove Sea Watch possa sbarcare i naufraghi salvati», continua e conclude: «Non è il tempo delle tattiche o dei tweet: siano all’altezza del compito istituzionale loro affidato e restituiscano onore e dignità al nostro Paese».
«Di fronte a una tragedia immane come quella di ieri e nonostante l’ecatombe nel Mediterraneo rischi di ripetersi oggi, Salvini e Di Maio gareggiano in cinismo e disumanità. In Italia si sta perdendo anche l’ultimo briciolo di umanità». L’ha detto la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. «Non manca neppure chi, come il ministro Salvini, attribuisce la responsabilità di questa strage alle ong che ‘invoglierebberò i migranti a partire. Sono menzogne oscene e infami. La colpa di aver fatto del Mediterraneo un cimitero è dei governi europei con il governo italiano in primissima fila.
È di chi ha delegato alla Libia il compito di sbarazzarci dei migranti senza andare troppo per il sottile, pur sapendo perfettamente che questo si sarebbe tradotto in lager nella migliore delle ipotesi e in strage nella peggiore. La colpa indelebile di questa mattanza è di chi proibisce i soccorsi e dà molto più valore a uno 0,1% in più nei sondaggi che non alla vita di migliaia di esseri umani. La vergogna dell’Italia e dell’Europa non potrà essere cancellata».
«Le parole di Di Maio sulla strage dei migranti in mare sarebbero grottesche se non ci trovassimo di fronte a una situazione tanto drammatica. Anche in questa circostanza il leader del M5S, nel tentativo di inseguire Salvini a destra, non solo non mostra un briciolo di umana pietà per per i morti ma fa quello che gli riesce meglio: scaricare le responsabilità e cercare un capro espiatorio. La tragica situazione che stiamo affrontando dipende, in larga misura, dalle scelte sbagliate e dalla superficialità di questo governo che, nella solita ansia propagandistica, arriva a confondere i trafficanti con chi salva vite umane. In questi mesi, non hanno fatto nulla se non chiudere gli occhi e girarsi dall’altra parte. L’ipocrisia disumana di Di Maio restituisce l’immagine di un’Italia che non è all’altezza della sua storia». Lo dichiara la senatrice Vanna Iori, capogruppo Pd in commissione Cultura.