Inchiesta sulla morte di Eric Si indaga per omicidio stradale
Sulla morte del piccolo Eric la procura di Trento apre un’inchiesta. L’ipotesi di reato è omicidio stradale. Si tratta di un atto dovuto, un passo di fatto scontato non appena al pm di turno verrà consegnata la relazione da parte della polizia locale Alta Valsugana che ha condotto i rilievi. Così come scontato è il fatto che nel registro degli indagati venga iscritto il nome di Carlo Luchi, l’ottantenne che sabato era alla guida del trattore che ha “agganciato” il passeggino su cui si trovava il piccolo Eric Dallavalle.
Il conducente del mezzo agricolo ieri ha nominato come legale di fiducia l’avvocato Claudio Tasin: «Siamo di fronte ad una tragedia immane, quella che sta vivendo la famiglia Dallavalle, per la quale non possiamo che avere il massimo rispetto. Per una famiglia non c’è lutto più grande della morte di un figlio. Il mio assistito ne è consapevole, lui stesso è distrutto dal dolore. Tutto il resto viene dopo».
La difesa attende che la polizia locale depositi gli atti di indagine con i dettagli dei rilievi. Se vi fossero dubbi sulla ricostruzione della dinamica, la difesa potrebbe chiedere che sia fatta una perizia. Intanto è stata già coinvolta la compagnia di assicurazione del trattore: il danno morale patito dalla famiglia Dallavalle si prospetta enorme e incontestabile.
Luchi, quando ancora si sperava che il piccolo Eric ce la potesse fare, aveva raccontato al nostro giornale quei terribili istanti: «Al momento di svoltare a sinistra per imboccare via della Piazzola, non appena la strada si fa più larga, due auto mi hanno sorpassato. Poiché dovevo svoltare, ho guardato a sinistra per controllare che fossero passate. La signora con il passeggino sulla destra l’ho vista solo all’ultimo momento. Ho frenato di colpo ma era troppo tardi».
Anche la famiglia Dallavalle ha nominato un legale, l’avvocato Marcello Paiar. Ma per i genitori del piccolo Eric ora non contano gli aspetti giudiziari. Vogliono solo dare l’ultimo, straziante addio al loro bimbo. La decisione della procura di non eseguire l’autopsia, con conseguente rilascio del nulla osta, ha velocizzato i tempi della cerimonia funebre.