Sempre più turisti scelgono i B&b
Continua a crescere il numero di turisti che scelgono i «Bed and breakfast» per visitare il Trentino, con un trend di incremento medio delle presenze che arriva al 17 per cento rispetto allo steso periodo dell'anno passato. Il dato è emerso ieri, in occasione dell'assemblea ordinaria dell'associazione «B&b di qualità» provinciale, che riunisce oltre un centinaio di piccole attività a conduzione familiare. Le ragioni del successo, a quanto rilevato dalla presidente Stefania Angeli e dal vicepresidente Andrea Daprà, starebbe nella diffusione di un nuovo modello turistico, caratterizzato da una maggiore attenzione nei confronti delle tradizioni del territorio e dalla volontà dei villeggianti di entrare in contatto diretto con la comunità della zona. Una prassi, quella di pernottare in piccole strutture di accoglienza da poche camere e gestione informale, che sta prendendo piede sia a livello nazionale, sia internazionale, con turisti provenienti da ogni angolo d'Italia e d'Europa in ogni periodo dell'anno.
«Il trend di crescita - hanno spiegato Angeli e Daprà - è continuo negli ultimi anni: di fatto registriamo tra i villeggianti la volontà di sperimentare un turismo diverso da quello tradizionale, con una maggiore attenzione al territorio, ad un'accoglienza lenta che possiamo a buon diritto definire casalinga. Inoltre, a differenza di altre strutture ricettive, i B&b sono aperti tutto l'anno, senza bisogno di dover interrompere la propria attività per questioni stagionali. Ciò, permette di intercettare quel pubblico che si muove fuori dai periodi consueti di vacanza, approfittando di weekend lunghi o di qualche giorno di ferie distribuito durante l'anno».
In Trentino i B&b sono all'incirca 500, la maggior parte dei quali con una o due stanza (la legge prevede che tale struttura di accoglienza non possa avere più di 4 camere). Secondo i dati raccolti da Trentino marketing, nel corso dell'ultimo anno sono state complessivamente 150mila le persone che hanno scelto questo tipo di ospitalità, di cui 35mila nelle strutture affiliate all'associazione provinciale, che rappresenta circa il 25% del totale dei responsabili.
L'assemblea è stata occasione anche per promuovere dei corsi di formazione.