Lupi, Salvini "corregge" la circolare «Nessun abbattimento dei lupi, ma cattura e trattenimento»
«Nessun abbattimento dei lupi, al massimo cattura e trattenimento». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo la circolare diffusa l’altro giorno dal Viminale. L’obiettivo del ministero dell’Interno, condiviso col dicastero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, spiega il Viminale, «è evitare allarmismi, controllare la diffusione della specie e mettere in sicurezza il bestiame».
Il ministero dell’Ambiente esprime soddisfazione, si apprende da fonti del dicastero, per il chiarimento del ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’intento della sua circolare a proposito dei lupi, e cioè che non è previsto alcun abbattimento, al massimo cattura e trattenimento. Le stesse fonti auspicano che al più presto le Regioni approvino il «Nuovo piano di conservazione e gestione del lupo in Italia» ritenuta «l’unica vera risposta per la mitigazione e per la convivenza con l’uomo».
Nel Piano non sono previsti abbattimenti e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha sempre escluso questa strada ritenendo che «la convivenza con i lupi è possibile» e che la strada è quella di «una prevenzione attiva e diversificata dei possibili conflitti» con greggi o altri animali preda o di eventuali danni all’agricoltura. Al posto di abbattimenti, quindi è necessaria «una strategia» che è delineata nel Piano «in 22 azioni di mitigazione».
«Sui lupi il ministro Salvini fa solo propaganda». Lo dichiara Andrea Ferrazzi, capogruppo democratico in Commissione Ambiente a Palazzo Madama.
In una nota, Ferrazzi spiega che Salvini «lascia intendere, con la circolare ministeriale, che possono essere previsti in deroga gli abbattimenti, ma poi affida le valutazioni al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, purchè avallate dal ministero dell’Ambiente. Una messinscena abituale per Salvini che, come sempre, su temi complessi e sensibili, si fa paladino di soluzioni e poi gioca allo scaracabarile per tentare di catturare effimero consenso».