Ubriaco imbocca contromano la tangenziale Fermato dalla polizia, aggredisce gli agenti
Ha imboccato uno svincolo della tangenziale contromano e dopo essersi accorto dell’errore ed aver invertito la marcia, ha cominciato a procedere a zig zag: un trentratreenne polacco nella serata di lunedì è stato fermato da una pattuglia delle volanti della polizia e dopo essere stato condotto in questura ne ha combinate di tutti i colori, riuscendo nel giro di mezz’ora a farsi appioppare prima una denuncia e poi arrestare.
Protagonista della serie di poco invidiabili imprese, un autista dipendente di una ditta di trasporti che effettua viaggi tra l’Italia e l’Europa dell’est. Verso le 21 dell’altro ieri, solo grazie all’accortezza degli altri automobilisti il camionista non ha causato incidenti nel tratto di tangenziale tra lo svincolo di Trento centro e il lung’Adige San Nicolò.
Dopo le numerose chiamate al 112, il conducente è stato fermato all’altezza del cavalcavia di Ravina dalle volanti. Gli agenti hanno allertato la polizia stradale in modo che il trentatreenne potesse essere sottoposto all’alcoltest, ma questi si è rifiutato di portare a termine gli accertamenti con le apparecchiature in dotazione alle forze dell’ordine.
A quel punto è stato condotto negli uffici di viale Verona, dove - visibilmente sotto gli effetti dell’alcol - ha opposto resistenza anche di fronte alla richiesta di fornire i suoi documenti.
Dopo essere stato identificato e denunciato con le accuse di guida in stato di ebbrezza e resistenza, è stato rilasciato. Ma a quel punto, ancora fuori di sé, anziché cercare una sistemazione per la notte ed attendere di smaltire la sbornia, non si è allontanato dalla questura.
Dopo una decina di minuti ha cercato, al contrario, di tornare all’interno della struttura, tentando di scavalcare la cancellata di ingresso ed inveendo contro i poliziotti.
Che sono subito intervenuti, bloccando il trentatreenne: peraltro non senza doversi impegnare, dato che questi ha cercato ripetutamente di colpirli in modo da non farsi immobilizzare.
Dopo essere stato placato, è stato riportato all’interno e, questa volta, arrestato, sempre con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo essere stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura, nella mattinata di ieri il giovane polacco è stato trasferito in tribunale dove è stato giudicato per direttissima: ha patteggiato una pena di cinque mesi di reclusione, con le forze dell’ordine che hanno poi cercato di contattare la ditta per la quale lavora il conducente. Non potrà infatti riportare in patria il mezzo, dato che dopo quanto accaduto l’altro ieri sera non potrà di certo rimettersi alla guida, quantomeno in Italia, dato che le restrizioni legate al codice della strada valgono solo nel paese nelle quali sono state comminate.