Ragazzo guida senza patente, multata l'amica Il giudice: «Lei doveva custodire meglio le chiavi»
Quasi 400 euro di multa (389 per la precisione) per una violazione commessa da un altro.
L'aver incautamente lasciato le chiavi della macchina a casa anziché in borsetta è costato caro ad una donna di Trento che è stata sanzionata dai carabinieri dopo che avevano fermato un suo amico al volante di una Mercedes noleggiata da lei.
E a nulla sono valse le giustificazioni e il ricorso al giudice di pace che, non a caso, ha confermato il verbale delle forze dell'ordine.
La gita in Vallagarina, insomma, è finita male. E tutto per colpa dell'amico che, nonostante gli fosse stata ritirata la patente più volte, ha approfittato dell'assenza dell'unica persona titolata a guidare per mettersi al volante di un'auto di lusso in barba alla legge.
Teatro del costoso inconveniente è stato Volano, paese che quattro amici avevano scelto per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Per spostarsi con più comodità, M. S. (signora di mezza età che vive nel capoluogo) ha deciso di noleggiare una Mercedes assumendosi il compito di scorrazzare in giro per la Vallagarina il figlio e i suoi compagni.
La comitiva ha affittato una camera in paese che è diventata la base per le escursioni. Un pomeriggio, la donna è uscita per fare la spesa e, prima di lasciare l'alloggio, ha nascosto le chiavi della macchina nell'armadio.
Un nascondiglio evidentemente poco efficace visto che uno dei suoi accompagnatori - al quale, dopo svariati ritiri, era stata revocata la patente - ha pensato bene di prenderle e mettersi alla guida della Mercedes.
Peccato per lui che, dopo aver percorso poche centinaia di metri, è incappato in un posto di controllo dei carabinieri. Alla classica richiesta «patente e libretto» il giovane ha potuto esibire solo quest'ultimo. Il controllo al terminale, infatti, ha segnalato la grave infrazione al codice della strada e il conducente è stato appiedato per l'ennesima volta.
Non solo, la macchina è stata inizialmente sequestrata e, dopo aver verificato che si trattava di un veicolo a nolo, restituita all'agenzia legittima proprietaria.
Oltre alla denuncia penale per il discolo, però, è stata multata pure la signora per la violazione dell'articolo 196 del codice della strada.
La sanzione, come detto, è pesante: 389 euro. E la donna, per evitare il salasso, ha impugnato il verbale dei carabinieri davanti al giudice di pace Paola Facchini.
Che in udienza non si è convinta della giustificazione: «Non ha dimostrato che l'utilizzo del veicolo è avvenuto contro la sua volontà. Le affermazioni fatte circa l'intenzione di mettere al sicuro le chiavi dell'autovettura noleggiata nell'armadio della camera da letto dove era ospite con gli amici dimostrano non solo che la ricorrente era ben consapevole della possibilità che il veicolo potesse essere preso dal suo amico nonostante fosse privo di patente, ma che la misura adottata per evitare l'utilizzo del mezzo era del tutto inadeguata».
In udienza, a dire il vero, pure il mariuolo ha provato a discolpare la donna affermando di aver preso le chiavi a sua insaputa.
Il giudice, però, ricorda che «per escludere l'uso improprio del mezzo la signora avrebbe dovuto adottare maggiori o più idonee cautele. Più semplice sarebbe stato portare le chiavi con sé considerato che la ricorrente sapeva che l'amico era privo di patente e vi era il rischio che guidasse ugualmente l'auto. Nessun comportamento ostativo è stato posto in essere dalla ricorrente».