Traffico e maltrattamento di uccelli da richiami Denunciati due trentini
Due trafficanti di pennuti sono stati denunciati dal Corpo forestale del Trentino con l’accusa di furto di selvaggina, maltrattamento di animale e altre ipotesi di reato connesse anche alla gestione delle armi.
Gli animali sequestrati ai due soggetti sono oltre un centinaio.
L’operazione “Bisturi selvaggio” ha preso il via le scorse settimane, quando i forestali in servizio nella zona della piana Rotaliana hanno individuato un trentino che, a bordo del proprio veicolo, trasportava una significativa quantità di uccellini all’interno di gabbie solitamente utilizzate per la fauna da richiamo. Dato che in questo periodo la caccia alla fauna migratoria è chiusa (il suo esercizio è consento al massimo fino al 30 gennaio), i forestali hanno proceduto al controllo del mezzo.
Gli uccellini risultavano essere stati sottoposti da pochissimo tempo alla pratica del “sessaggio”, con uso rudimentale di un bisturi per constatarne il sesso. Si trattava di pulcini di tordo, particolarmente pregiati e ricercati sia nel mondo venatorio sia in quello degli appassionati ornitologi, tanto che un singolo esemplare maschio può raggiungere un valore di 700–800 euro.
Dalle indagini che sono seguite, i forestali trentini sono giunti all’identificazione di una seconda persona - residente in Alta Valsugana - che si sarebbe occupata in prima persona degli interventi sugli animali. Nella sua abitazione sono stati infatti trovati gli attrezzi impiegati per effettuare l’incisione chirurgica, oltre a numerose gabbie contenenti tordi e pulcini della stessa specie, probabilmente raccolti pochissime ore prima dell’arrivo degli agenti. Agli accertamenti hanno fatto seguito il sequestro del materiale impiegato per gli illeciti e il deferimento all’autorità giudiziaria dei due uomini.
Per contrastare il traffico di avifauna, il Corpo forestale si avvale della collaborazione dei veterinari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Una volta visitati e curati, gli animali sono stati consegnati alla Lipu per essere recuperati fisicamente; una volta disposto il dissequestro da parte dell’autorità giudiziaria, questo pomeriggio gli uccellini sono stati rimessi in libertà.