«Arsenale? No, solo ferri vecchi» Scarcerato collezionista 81enne
Ha lasciato il carcere di Spini di Gardolo il pensionato arrestato per il possesso di armi e vecchio materiale bellico.
Il pensionato, ex militare, è libero ma ha l’obbligo di dimora nel paese dove abita. Lo ha stabilito il giudice Marco la Ganga che ieri ha interrogato il pensionato arrestato nei giorni scorsi dopo dopo nella sua casa carabinieri e uomini del Corpo forestale della Provincia e Carabinieri avevano trovato un arsenale, o presunto tale.
«Macché arsenale - replica l’avvocato Antonio Giacomelli che ha assunto la difesa insieme al collega Matteo Fasolato - sono solo rottami. Il nostro assistito ha chiarito davanti al giudice come è entrato in possesso di questi reperti, offrendo al giudice una versione convincente e aderente alla realtà dei fatti».
Secondo la difesa gran parte del materiale finito sotto sequestro è di tipo venatorio che in parte apparteneva al padre e in parte allo stesso indagato che non aveva più la licenza di caccia. Pistole e fucili pare fossero addirittura del bisnonno, come dire oggetti da collezionismo non più in grado di funzionare.
E il fucile con i colpo in canna trovato dagli inquirenti? «In realtà si tratta di un flobert replica l’avvocato Giacomelli - mentre la mina antiuomo è inoffensiva, è un giocattolo per esercitazioni così come il presunto lanciarazzi è un tubo di ferro buono per accendere il fuoco. La detenzione in carcere era una misura sproporzionata per un 81enne, con problemi di salute, che anche qualora dovesse essere condannato beneficerebbe della sospensione condizionale della pena. Il nostro assistito comunque è pronto a dare tutti i chiarimenti necessari e ad affrontare le sue responsabilità».
Sarà probabilmente una perizia a stabilire se siamo di fronte ad un arsenale o ad una collezione di ferri vecchi.