Sulle Volanti della Polizia «Mercurio» il sistema che legge le targhe anche alle auto in movimento
Nuove forze in questura. Dopo l’annuncio dell’arrivo di 27 giovani carabinieri in Trentino, anche la polizia è pronta ad accogliere agenti neoformati che sostituiranno i colleghi andati in pensione. Non solo turn over: l’obiettivo è di aumentare il numero del personale in organico.
Sono una quarantina i poliziotti “nuovi” tra quelli già insediati e i 23 che prenderanno servizio a breve. L’annuncio è stato dato ieri dal questore Giuseppe Garramone, nell’ambito del piano sicurezza concertato con il Commissariato del Governo e che vede la Provincia come partner. Da una parte i numeri, dall’altra la logistica: per favorire l’inserimento di giovani poliziotti provenienti da tutta Italia è necessario garantire loro un’adeguata “base”. «In mancanza di alloggi di servizio è capitato che agenti appena arrivati abbiano chiesto il trasferimento perché qui costretti a cercare una sistemazione sul mercato libero, con i costi che ne derivano - ha spiegato il questore - Nell’ottica della sicurezza, affinché i nuovi agenti rimangano sul nostro territorio, abbiamo chiesto un aiuto alla Provincia: attraverso l’Opera Universitaria oggi abbiamo a disposizione 16 posti letto in mini appartamenti da una, due o tre persone. Entro la metà del 2020 ci sarà la possibilità di raggiungere la quota di 40 posti letto».
La questura di Trento, come è stato evidenziato, è tra le più “vecchie” d’Italia con un’età media di 48,4 anni; con i recenti pensionamenti e l’arrivo di giovani l’età media si abbassa a 47 anni, rimanendo però più alta della media nazionale. La possibilità degli alloggi di servizio servirà come attrattiva per il personale appena formato. Nel 2019, 10 nuovi agenti sono arrivati a Trento in sostituzione del personale andato in pensione. A questi se ne aggiungono altri sei (di cui tre vice ispettori) che in questi giorni stanno prendendo servizio, mentre tra febbraio e marzo prossimi è previsto l’arrivo di altri 23 agenti.
Le novità non sono finite: la Provincia di Trento ha stanziato 35.000 euro per dotare alcune volanti della Polizia di Stato del sistema Mercurio, una piattaforma tecnologica per il controllo del territorio. Il finanziamento, secondo quanto riferito da Stefano De Vigili, dirigente del dipartimento infrastrutture e trasporti, si inserisce all’interno delle convenzioni presenti con le forze dell’ordine per la promozione della sicurezza e del presidio del territorio provinciale.
Il sistema Mercurio si compone di un tablet geolocalizzato e collegato direttamente con la centrale operativa, e una telecamera in grado di leggere le targhe mentre il veicolo è in movimento. Il finanziamento provinciale permetterà l’acquisto di sei o sette apparecchi.
Entro gennaio, poi, verranno ultimati i lavori per la nuova palazzina amministrativa della Questura di Trento, finanziata dalla Provincia di Trento con 5,9 milioni di euro. L’edificio, che probabilmente diventerà pienamente operativo entro la primavera del 2020, ospiterà gli uffici passaporti, immigrazione, i locali del corpo di guardia e una mensa a servizio del personale.