Un Trentino sempre più vecchio ma che legge e usa il computer: l'analisi dei dati statistici
Da una parte la conferma di tendenze in atto da alcuni anni, dall’altra alcune significative differenze, in positivo, rispetto alla situazione nazionale. Il Trentino di oggi è descritto dal punto di vista ambientale, demografico, sociale ed economico nelle 750 pagine dell’edizione 2019, la trentasettesima, dell’Annuario statistico curato dall’Istituto di statistica della provincia di Trento (ISPAT) da oggi online sul sito dell’Ispat all’indirizzo www.ispat.provincia.tn.it
Tra le tendenze che escono confermate il calo del tasso di natalità, che si riflette tra l’altro anche nella riduzione della popolazione scolastica, e l’invecchiamento progressivo della popolazione (oltre 5 mila trentini vivono in casa di riposo); tra le novità la ripresa della nuzialità con un + 2,9% dei matrimoni, l’aumento degli studenti trentini iscritti all’università, la crescita della platea dei lettori (nel 2018 il 55% dei trentini ha letto almeno un libro) e del processo di digitalizzazione delle famiglie (il 61% utilizza il personal computer).
Positive sono anche le dinamiche registrate nel mercato del lavoro locale, con un aumento dei livelli occupazionali e la diminuzione della disoccupazione e dell’inattività, e negli indici economici (il PIL 2018 si stima in crescita dell’1,6%) che ci dicono come il Trentino abbia già recuperato la perdita di ricchezza rispetto al 2008.
Mentre l’agricoltura continua a “conquistare” sempre più ettari al biologico, il nostro territorio si conferma secondo nella graduatoria nazionale, dietro alla provincia di Bolzano, per la capacità di attrarre consumi turistici.
Nella sintesi predisposta dall’Ispat e consultabile qui anche una esaustiva sezione con tabelle e serie storiche di dati statistici.