Coronavirus: c'è anche il rischio embolie e trombosi e si "aggiustano" le terapie
Il Covid-19 è pericoloso non solo perché i pazienti gravi con la polmonite rischiano di morire per insufficienza polmonare, ma anche per il rischio di embolie e trombi polmonari. Per questo dopo settimane di osservazioni dei pazienti malati si stanno introducendo nuove terapie che considerano anche questo aspetto.
Lo ha confermato ieri in conferenza stampa il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale Paolo Bordon. "Noi abbiamo avuto un decesso di un 28enne un paio di settimana fa in Val di Fassa - ricorda Bordon - che stava aspettando il secondo tampone negativo. Il decesso è avvenuto per embolia polmonare. E' sorta dunque un'allerta anche a livello nazionale perché ci sono stati altri casi e sta nascendo un dibattito se sia opportuno o meno somministrare eparina per superare questo problema. Stiamo valutando se introdurre l'eparina in terapia. E' una malattia recentissima e quindi ci sono tentativi nella somministrazione dei farmaci. Ad esempio si somministra clorochina e idrossiclorocina nel trattamento dei pazienti anche a domicilio".
"Siamo interessati anche all'ozonoterapia - conclude Bordon - e seguiamo con interesse la sperimentazione in atto in Friuli Venezia Giulia e potrebbe avvenire già questa settimana la sperimentazione a Rovereto".