Dopo la pandemia: un crollo di 11 o 12 punti di Pil e 300 milioni in meno alla Provincia

Eccolo qui il vero dramma dell’epidemia di Cvid in Trentino: un crollo di 11-13 punti del Pil 2020, con minori entrate fiscali per la Pat per circa 380 milioni di euro. Lo ha detto l’assessore alle attività economiche, Achille Spinelli, nel corso del confronto in videoconferenza con il presidente, Walter Kaswalder, ed i capigruppo consiliari per ragionare sull’emergenza sanitaria e sugli scenari socioeconomici del prossimo futuro.

I capigruppo di minoranza - si legge in una nota diffusa da Luca Zeni (Pd), hanno riproposto la richiesta di essere messi a parte dei parametri finanziari e di bilancio attuali, elementi essenziali per qualsiasi lavoro di proposta e di pianificazione.
Paolo Ghezzi (Futura) ha rinnovato l’auspicio delle opposizioni di poter essere chiamate dentro la cabina di regia Pat, per dare un contributo operativo al grande sforzo di superamento della crisi. Giorgio Tonini (Pd) e Ugo Rossi (Patt) hanno chiesto quali sono le risorse ordinarie in bilancio 2020, cioè la ‘potenza di fuocò effettiva che la Provincia potrà dispiegare.

Il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti - prosegue la nota - ha detto che domani dovrebbe sentire il ministro Francesco Boccia e che giovedì o venerdì si potrà riunire una videoconferenza con le minoranze consiliari, per dare le prime risposte ai dati richiesti.
L’assessore Spinelli ha annunciato che, entro la prossima settimana, sarà pronto il disegno della manovra finanziaria, destinata a diventare legge provinciale “Ripresa Trentino-2”.

Dell’argomento parla anche la nota diffusa dall’Uffici oStampa della Giunta: «Entro la settimana prossima la Giunta intende chiudere la sua proposta di manovra straordinaria, per fronteggiare gli effetti della pandemia sul sistema economico e sul lavoro. Sarà una manovra multiapproccio, che dovrà prevedere azioni diverse per i diversi settori, non tutti colpiti allo stesso modo. Il Team Economico che riunisce gli esperti convocati dalla Provincia in parte con l’aiuto dell’Università di Trento, provenienti anche dai mondi economici e dal Forum per la ricerca, ci stanno aiutando a delineare gli scenari di breve e lungo periodo, e ad individuare le misure più urgenti. La responsabilità della stesura della manovra resta naturalmente in capo alla maggioranza, ma con momenti di confronto come questo, in cui cerchiamo di fare sintesi anche con le minoranze. Le stime che ci sono giunte stamani parlando di un calo stimato del Pil dall’11 al 13% a causa del Coronavirus, con una conseguente riduzione di 380 milioni sulle nostre entrate fiscali. Questo significa che dobbiamo fare presto e dobbiamo farlo bene» riportano le dichiarazioni dell’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli.

«Il confronto di oggi con i gruppi consiliari è molto importante – ha detto a sua volta il presidente Maurizio Fugatti - per condividere quanto già messo a fuoco dagli esperti con le categorie economiche e gli enti locali. Un momento che non rimarrà isolato, ma che si colloca all’interno di un percorso».

I due gruppi di esperti nominati dalla Provincia, confluiti nel Team Economico, stanno aiutando dunque la Giunta a definire il quadro generale, nell’immediato e sul medio-lungo periodo, relativo agli aspetti economico e sociali – non ovviamente sanitari – al fine di formulare una proposta di manovra economica corretta ed efficace, in coerenza con quanto verrà deciso a livello nazionale. L’assunto di partenza, ribadito più volte nel corso dell’incontro di oggi, è che ci troviamo di fronte a scenari nuovi e di difficile comprensione.

Gli esperti indicheranno le linee di tendenza e i settori prioritari su cui puntare, con risorse che naturalmente si annunciano scarse, pur ricorrendo all’indebitamento e pur con gli aiuti che potranno arrivare dallo Stato e per suo tramite dall’Europa. Sarà poi compito della Provincia decidere cosa fare e come allocare le risorse, mettendo a punto una manovra che venga incontro alle esigenze delle imprese e a quelle dei lavoratori, a partire da quelli sospesi od espulsi dai processi produttivi, ma anche di quegli imprenditori che difficilmente potranno “ripartire”.

Dalle prime anticipazioni offerte dall’assessore Spinelli, dovrà essere una manovra che punta ad incentivare azioni di rete e aggregazioni, e che agirà sulla leva del credito, anche con l’aiuto di Cassa del Trentino, e su quella fiscale, nella consapevolezza che i redditi sono calati ed i margini di manovra esigui.

La Provincia è consapevole però fin d’ora anche di un’altra cosa: molte situazioni sono cambiate, per effetto della pandemia, e non ritorneranno alla condizione preesistente. Ad esempio: lo smart working a cui una parte consistente dell’apparato burocratico-amministrativo provinciale ha dovuto ricorrere in queste settimane ha fatto capire a tutti che si può lavorare diversamente, anche sul piano “fisico”, senza rinunciare ad efficacia ed efficienza.

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