Il post-Covid in Consiglio Provinciale Fugatti: «E' stato un trauma, ripartiamo» ma fuori protestano i sindacati
I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil del Trentino hanno protestato questa mattina sotto il palazzo della Regione, a Trento, mentre in aula era in discussione il disegno di legge provinciale 55 Fugatti-Spinelli per la ripartenza dopo il Covid. L’iniziativa - riferiscono i sindacati - si proponeva di chiedere il rafforzamento degli investimenti per le famiglie e i lavoratori trentini, messi a dura prova dagli effetti che il Covid-19, e maggiori risorse per la sanità trentina.
«La manovra finanziaria della giunta provinciale per fronteggiare l’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia non dà risposte sufficienti ai bisogni delle famiglie dei lavoratori», dicono i portavoce confederali.
Tra le richieste vi erano anche misure concrete per l’occupazione femminile e la conciliazione, risposte ai lavoratori più deboli e ai disoccupati.
Poi il via ai lavori, introdotti dal presidente Maurizio Fugatti. «È un trauma, umano, sociale e economico, paragonabile solo alla seconda guerra mondiale, che ha colpito in particolar modo la generazione che ha costruito il Trentino di oggi» ha detto a proposito del coronavirus, presentando in Consiglio provinciale il disegno di legge per la ripresa economica «che può essere considerato una vera e propria manovra anticrisi. Non l’unica, perché ne seguiranno altre, ma comunque importante per la qualità delle scelte e per l’entità delle risorse mobilitate».
Nel concreto 150 milioni di euro «già disponibili sul bilancio provinciale - ha detto ancora nella sua relazione Fugatti - indirizzati verso le priorità a cui è necessario dare una risposta immediata. Nello specifico, 64 milioni sono stati recuperati prevedendo il finanziamento a debito di opere pubbliche della Provincia e dei Comuni precedentemente finanziate con risorse di parte capitale, oltreché riprogrammando interventi in relazione ai tempi della loro realizzazione. Ulteriori 7,5 milioni recuperando gli avanzi di enti e Agenzie della Provincia, mentre 9 milioni sono connessi a minori fabbisogni legati alle limitazioni imposte dall’emergenza Covid (mense, trasporti, campeggi, eventi). Altri 14 milioni vengono da minori fabbisogni rispetto a quanto previsto dal bilancio iniziale». Preservando quelli della sanità e del sociale, ha detto ancora Fugatti, quasi tutti i settori sono stati coinvolti nell’operazione di recupero di disponibilità finanziaria.