Sicurezza: su autobus e corriere arrivano le telecamere
Parola d’ordine: sicurezza. Si fonda proprio su questo principio l’investimento provinciale di 38 milioni di euro, finalizzato all’installazione di telecamere per la videosorveglianza su mezzi di trasporto urbani ed extraurbani del Trentino. Quattro dispositivi per ogni veicolo (uno davanti, uno dietro e due al centro), più una quinta telecamera indirizzata verso la porta centrale che tuttavia, come spiegano gli addetti ai lavori, avrà un’altra funzione.
L’impegno della Provincia rimane ugualmente molto importante, volto a fare proprio della sicurezza uno dei temi a cui prestare quanta più attenzione possibile. Anche, e soprattutto, al fine di prevenire episodi spiacevoli di violenza o disordini all’interno degli automezzi, che vedono spesso coinvolti autisti e cittadini presenti su di essi. «Rivendichiamo con forza quanto fatto fino ad ora in questo settore, soprattutto in termini di risultati pratici a favore di cittadini e personale viaggiante - ha evidenziato l’assessore provinciale Mattia Gottardi. - Si tratta di un investimento finanziato al cento per cento dalla Provincia, ma non è stato e non sarà l’unico. Entro gennaio infatti su tutti i mezzi verrà installato un pulsante in grado di mettere in contatto viaggiatori e forze dell’ordine. Crediamo fortemente in questi interventi, tant’è che in questo specifico caso verrà cambiato un quarto del patrimonio viaggiante di Trentino Trasporti».
Arrivato dunque il primo contingente di automezzi extraurbani, 68 in tutto, dotati di telecamere interne, in attesa di raggiungere quota 169 entro la fine dell’anno. Al termine del 2020 infatti, la videosorveglianza sarà definitivamente operativa su 44 mezzi urbani e 125 extraurbani. «Si tratta di una novità in questo settore - ha spiegato la presidente di Trentino Trasporti, Monica Baggia, - ma rientra in una progettualità su cui stiamo investendo dal 2016, inizialmente sui trasporti urbani ma che mira a tutelare tutti coloro che utilizzano un mezzo pubblico. Le telecamere riprenderanno eventuali episodi di violenza o disordine e potranno poi essere consultate da remoto, nel momento in cui si presenterà questa necessità. Il pulsante a disposizione degli autisti? Rimarrà attivo, di modo che le situazioni di pericolo possano essere comunicate immediatamente alla Centrale Unica di Emergenza».
Non si tratterà quindi di una ripresa visionabile in tempo reale, ma di filmati che potranno essere consultati dalla Polizia nel caso in cui dovessero verificarsi situazioni particolari. Tuttavia, nulla è ancora stato deciso rispetto alle tratte sulle quali verranno impiegati questi specifici automezzi: molto infatti dipenderà dalla piena ripresa della mobilità, settore che presenta ancora delle difficoltà dovute all’emergenza sanitaria in atto. A tal proposito, occorrerà inevitabilmente studiare qualche strategia in vista del prossimo anno scolastico, considerando che negli ultimi mesi l’affluenza sui trasporti pubblici non ha risentito della massiccia presenza proprio degli studenti.
«Sarà necessario aumentare il chilometraggio e la copertura da parte di questi automezzi - ha concluso l’assessore Gottardi. - Uno dei problemi principali riguarderà il trasporto dalle valli al centro città. L’emergenza Covid ha rimesso in discussione il numero di persone che possono viaggiare, anche se dobbiamo distinguere gli studenti dagli altri utenti. Sulla scuola, in particolare, vanno capite prima le linee guida inerenti la presenza in classe, per poi intervenire sul trasporto pubblico. Non sono escluse collaborazioni con il settore privato, per far fronte alla temporaneità di questa situazione».