Cancellò la multa al pilota di un elicottero atterrato vicino a due ristoranti in montagna Dipendente provinciale citato in giudizio
Due multe cancellate al pilota per quello che formalmente era un volo di addestramento sulle Dolomiti (ma che assomigliava tanto ad una gita in elicottero con pranzo in quota), hanno messo nei guai un dipendente della Provincia.
La procura regionale della Corte dei conti ha citato in giudizio il dipendente pubblico contestando un danno erariale di 12.395 euro. L'importo è pari alla somma delle due multe che la Provincia avrebbe dovuto incassare e che invece annullò nonostante - questa è l'accusa - le indagini condotte dal corpo forestale avessero trovato conferma dell'illegittimità di quel volo di addestramento.
I voli contestati, due in totale, risalgono entrambi al 14 agosto del 2017. Una prima segnalazione di un elicottero in volo privato arrivò da una escursionista che si trovava in località Ciamp de le Strie, e vide, impossibile non notarlo, l'elicottero atterrare sulla terrazza del ristorante.
Le successive verifiche condotte dalla forestale grazie ad alcune foto scattate in loco portarono ad identificare elicottero e relativo pilota. Veniva fatto un verbale poiché la comunicazione, in cui si segnalava il volo in deroga per attività di addestramento, non indicava come punto di atterraggio e decollo Ciamp de le Strie.
Il pilota, contestando integralmente la ricostruzione fatta dalla forestale, presentava ricorso chiedendo alla Provincia l'annullamento della multa. Il ricorrente sottolineava che il volo era legittimo e che la località di atterraggio e decollo era indicata nella comunicazione depositata presso l'aeroporto Caproni di Mattarello. Ma il pilota rilanciava sostenendo che il verbale conteneva fatti non veri. In particolare veniva messa in dubbio la non presenza al momento del fatto del custode forestale.
I successivi approfondimenti eseguiti dalla forestale di Predazzo portavano alla conferma delle circostanze poste a basa della sanzione. Eppure nel marzo del 2018 la Provincia disponeva l'archiviazione del verbale poiché risultava «problematico individuare una chiara illegittimità ».
Quello stesso 14 agosto 2017 lo stesso pilota atterrava anche nei pressi del rifugio Fuciade collezionando un secondo verbale. In quell'occasione l'atterraggio sarebbe stato giustificato dall'accompagnamento di un disabile. Partiva una seconda multa salata e, puntuale, scattava anche un secondo ricorso da parte del pilota che ribadiva la legittimità del volo per fini di addestramento. Anche in questa circostanza la stazione forestale confermava in toto le originarie contestazioni. Anche in questo caso, però, la Provincia annullava la sanzione.
Il caso delle multe cancellate al pilota di elicotteri in volo privato è poi finito sul tavolo del procuratore regionale della Corte dei Conti, Marco Valerio Pozzato. Il magistrato ha concluso la fase istruttoria contestando un certo lassismo da parte della Provincia. L'ente pubblico avrebbe trattato le concordanti dichiarazioni sui fatti rese dai forestali (dunque pubblici ufficiali) "alla pari" delle testimonianze rese dal pilota che di fatto accusava ai forestali di aver dichiarato il falso(senza però proporre querela) e portando a suo discarico la testimonianza del passeggero trasportato in elicottero per il pranzo in quota. Secondo la procura contabile è poco credibile che ben tre custodi forestali si siano coalizzati rischiando una condanna da 3 a 10 anni per falso, senza avere alcun benefico personale da tale condotta. Secondo la procura non solo la multa era legittima, ma il dipendente della Provincia avrebbe dovuto contestare il massimo edittale in considerazione delle evidenti e plurime violazioni commesse e per aver infangato l'immagine dei pubblici ufficiali.