Sport di squadra e di contatto In Veneto si torna a giocare Trento invece aspetta Roma
Se siete a Trento dovrete aspettare ancora per organizzare l'attesa sfida a calcetto con gli amici, o il match di volley, anche su sabbia, o per provare qualche tripla nel campetto di basket. Viceversa, se siete al mare a Jesolo prendete tranquillamente il pallone e andate a divertirvi. Questo perché nell'ordinanza firmata ieri dal presidente Maurizio Fugatti non c'è ancora l'atteso via libera allo sport di contatto: «fintantoché non giunga l'assenso da parte del Ministero della salute», si legge, il presidente non permetterà di giocare. Insomma: probabilmente manca poco, ma in Trentino ancora niente da fare e lo sport di squadra resta proibito.
Al contrario il presidente del Veneto Luca Zaia ha dato l'ok senza aspettare Roma: «Lo sport di contatto e di squadra è autorizzato. Ci si disinfetta le mani e si va a giocare, naturalmente senza avere la febbre o la tosse nel rispetto di tutti. E non bisogna andare col metro per giocare a rugby, a calcetto o a calcio».
Per ora l'ordinanza trentina con il divieto sarà valida solamente fino a domani. «Non esistono linee guida e indicazioni chiare a livello nazionale: si conferma la sospensione degli sport, eventualmente anche oltre il 28 giugno». Un fine settimana di proroga del divieto, quindi, in attesa di sviluppi da Roma, che sembrano comunque imminenti.
Chi proprio non riesce a resistere e vuole assolutamente giocare deve andare fuori regione. Precisamente in Veneto, in Sicilia, in Puglia o in Liguria. Territori di mare e di vacanze, mete gettonate, e quindi ci saranno certamente anche dei trentini che in queste ore qualche dribbling o qualche bagher lo stanno facendo in libertà.
Nell'ordinanza Fugatti ha anche prorogato fino al 14 luglio compreso l'obbligo di utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. Quindi si va avanti come da qualche settimana a questa parte: in strada non serve indossarla, ma se si entra in un bar, in un'edicola o in una farmacia bisogna metterla. Obbligo che continua a non valere per i bambini sotto i sei anni e per i soggetti con forme di disabilità.
Infine il presidente ha chiarito un aspetto riguardante le aree giochi per i bambini all'interno di aree pubbliche e private: «in alternativa alla pulizia periodica, i gestori possono consentirne l'utilizzo mettendo a disposizione strumenti di pulizia delle mani. In un parco pubblico, ad esempio, basta la presenza di una fontana nei pressi dell'area gioco».
Restando in tema Coronavirus, ieri in Trentino ci sono state 4 persone positive in più nella lista dei contagiati. Fortunatamente non si è registrato alcun decesso, mentre resta una sola persona ricoverata: il paziente, entrato in ospedale giovedì, non si trova comunque in gravi condizioni, con i letti in Terapia intensiva che restano vuoti. Tornando ai nuovi casi, tre su quattro risultano individuati grazie agli screening che consentono di intercettare individui contagiati, ma che non presentano sintomi evidenti. Sono sempre numerosi i tamponi effettuati: ieri ne sono stati analizzati 1.463 (522 dall'Azienda sanitaria, 881 dal Cibio e 60 dalla Mach).