Rsa, allarme nelle cucine I sindacati: «Troppe assenze Servono tamponi più veloci»
«Se non si accelera con le diagnosi tra gli operatori delle cucine delle case di riposo, gli anziani rischiano di restare senza pasti. All’inizio i colleghi si sono sobbarcati anche il lavoro degli assenti, ma adesso la situazione è al limite, e se non si trova una soluzione con l’Azienda sanitaria per accelerare i tamponi si rischia di dover spegnere le cucine».
Lo denunciano i segretari trentini Francesca Delai di Filcams Cgil, Gabriele Goller di Fisascat Cisl e Dino D’Onofrio di Uiltucs.
«Per entrare in servizio in una Rsa l’addetto in sostituzione deve avere un tampone negativo. Questa procedura, visto l’affanno in cui si trova l’Azienda sanitaria, richiede anche più di una settimana tra richiesta, somministrazione dell’esame e risultato, così i posti restano scoperti», spiegano i sindacalisti, chiedendo una corsia preferenziale per questa tipologia di personale.