In tre in auto al fast food di Trento maximulta il giorno della Befana per amici residenti nel Pinetano
Avevano deciso di fermarsi in un fast food del capoluogo per acquistare dei panini da consumare poi a casa. A tre giovani, tuttavia, la serata della vigilia dell’Epifania, martedì, è costata carissima. I tre sono stati infatti fermati da una pattuglia dei carabinieri all’altezza della Rupe, alle porte di Mezzolombardo. Tutto sarebbe stato in regola: gli spostamenti erano quelli per acquistare cibo d’asporto; l’orario (erano le 21) era ampiamente entro i limiti del coprifuoco delle 22. Peccato però che i tre fossero tutti ampiamente oltre i quattordici anni e - come a malincuore hanno dovuto far notare loro i militari dell’Arma - le disposizioni parlano chiaro: a bordo di un mezzo privato ci si può spostare al massimo in due adulti ed eventualmente con minori di quattordici anni al seguito.
Non era il loro caso. Ad inguaiarli, poi, non sono state solo le date di nascita riportate sulle carte di identità, ma anche il luogo di residenza: tutti e tre risultano residenti nel Pinetano. A quel punto, anche comprendendo la necessità di spostarsi per acquistare - a Trento - dei panini da asporto - i carabinieri non hanno potuto che sollevare obiezioni sulla loro presenza nella zona produttiva del centro rotaliano.
Risultato? Sanzione per tutti e tre da poco meno di 400 euro, per una stangata complessiva di oltre un migliaio di euro.
Nel frattempo, rimanendo in tema di sanzioni, ha fatto discutere la notizia del bar La Rotonda di piazza Fiera chiuso per aver venduto dei caffé d’asporto senza il regolare coperchio. Ieri, tuttavia, il Comune di Trento ha specificato in una nota come il provvedimento (con la chiusura per cinque giorni) sia stato adottato dopo che la polizia locale nei giorni scorsi era intervenuta più volte a seguito di varie segnalazioni che evidenziavano numerose irregolarità. In particolare - segnala il Comune - «le bevande servite dall’esercente venivano consumate in loco e non gestite secondo la modalità di asporto prevista dal Dpcm durante il periodo delle festività. Nonostante le comunicazioni verbali degli agenti di polizia locale il mancato rispetto della norma è stato ripetuto, con consumazioni presso il plateatico che in orario di aperitivo hanno determinato assembramenti».
Anche il sindaco Franco Ianeselli è intervenuto sulla questione con un post su Facebook: ho letto numerosi commenti sui social sulla vicenda. Capisco che in un momento come questo i toni si alzino e comprendo l’esasperazone delle persone colpite dalla crisi sanitaria ed economica. Il mio compito è però anche quello di contribuire a raccontare le cose per come sono andate e gli elementi raccolti dalla polizia locale erano inequivocabili, non si trattava di un caffé senza coperchio. Se poi prendersela con i vigili, il sindaco o il Comune serve a scaricare la tensione, non c’è problema. Speriamo davvero di tornare al più presto ad una relativa normalità».