Due gemelli sedicenni picchiavano la mamma: allontanati e portati in una comunità di recupero
Due fratelli gemelli di 16 anni, nati a Bolzano, ma residenti a Trento, sono stati portati in una comunità dagli agenti della Squadra Mobile di Trento perché indiziati per maltrattamenti e lesioni reiterate nei confronti della madre, una donna trentina di 52 anni, impiegata. La donna, madre dei due sedicenni, si è rivolta alla Questura di Trento perché esasperata dalle continue vessazioni fisiche e psicologiche e dalle aggressioni subite.
Gli episodi raccontati dalla vittima hanno indotto la procura dei minori del tribunale di Trento a richiede al giudice per le indagini preliminari l’adozione di una misura cautelare restrittiva della libertà personale a carico dei figli, così da evitare conseguenze peggiori per la vittima.
La donna ha raccontato agli agenti della Squadra Mobile di aver subito un’escalation di violenze, iniziate quando i due gemelli avevano 13 anni, acuitesi fino al punto di costringerla ad abbandonare per due settimane l’abitazione, per rifugiarsi dalla madre, nonna dei due fratelli. Il 30 novembre scorso la donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento con delle contusioni, giudicate guaribili in sette giorni dai sanitari. La madre dei due gemelli ha raccontato agli agenti della Questura di Trento che i figli l’avevano insultata ripetutamente costringendola a rifugiarsi nella sua stanza perché aveva chiesto di sistemare le stoviglie usate per la cena. Non soddisfatti l’avevano quindi inseguita continuando ad offenderla, per poi spingerla facendola sbattere con il braccio sinistro sullo stipite della porta. Nel suo racconto la madre dice che uno dei due gemelli l’aveva poi presa per il collo e che per liberarsi aveva dovuto mordergli la mano, mentre l’altro fratello l’aveva colpita con un violento schiaffo.
Il giorno di Natale, ha raccontato ancora la donna, c’è stata un’altra violenta aggressione da parte dei figli nata dalla sua richiesta di riordinare la stanza da letto. All’invito della donna sono seguiti insulti e anche una serie di colpi al volto.
L’ultimo episodio di violenza, raccontato dalla vittima alla Polizia, il 2 gennaio, quando è stata prima spinta a terra da uno dei figli e poi è stata presa a schiaffi a tal punto da provocarle un trauma cranico facciale guaribile e 10 giorni di prognosi.