Ferrovia Rovereto-Riva: accordo Provincia-Ferrovie per lo studio di fattibilità, sarà pronto a fine anno
Procede il percorso di valutazione riguardante la realizzazione di una linea ferroviaria Rovereto-Mori-Riva del Garda, che possa contribuire a risolvere il problema del traffico lungo questa tratta, strategica anche per la sua valenza turistica.
La Giunta provinciale, nella sua ultima seduta, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha dato il suo via libera ad uno schema di convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e la Società R.F.I SpA–Rete ferroviaria Italiana SpA, per lo svolgimento di uno studio di fattibilità riguardante tutti gli aspetti tecnico-economici relativi al collegamento ferroviario. Uno degli elementi di partenza per lo svolgimento degli studi previsti è rappresentato dalle tre proposte scaturite dal concorso di idee indetto a suo tempo dalla Provincia autonoma nell’ambito del progetto Metroland, interrotto per le criticità che erano emerse.
In passato, come si ricorderà, esisteva una linea a scartamento ridotto, che collegava la stazione di Rovereto con Riva del Garda. Rimase in funzione fra il 1891 e il 1936.
Le attività riguardanti un nuovo progetto di collegamento ferroviario, previste dalla convenzione Provincia-RFI, saranno articolate nelle seguenti attività: - studio di trasporto, finalizzato sia alla valutazione dei prevedibili effetti sulla mobilità intercomunale che potranno prodursi nell’area, anche per effetto del futuro riassetto dei servizi ferroviari (modello di esercizio), sia alla valutazione di opportuni indicatori da utilizzarsi nell’ambito della preliminare analisi di redditività dell’investimento; - analisi Multi-Criteria (AMC) finalizzata alla individuazione della migliore delle alternative esaminate; - preliminare Analisi Costi Benefici della migliore alternativa risultante dall’AMC.
I tempi per la realizzazione dello studio sono stati stimati da RFI in massimo 270 giorni. Le risorse impegnate dalla Provincia sono pari a euro 35.000,00.
«Vogliamo evitare gli errori del passato – sottolinea il presidente Fugatti – senza però rinunciare ad immaginare soluzioni anche alternative al traffico su gomma per risolvere il problema della mobilità lungo un asse stradale densamente trafficato. Abbiamo pertanto deciso di affidare a RFI, senz’altro il soggetto più titolato, l’incarico di predisporre lo studio circa la fattibilità dell’opera: definire il possibile tracciato, scelto tra diverse alternative, le politiche trasportistiche implicate, il modello di esercizio sulla base delle analisi della domanda, le linee-guida progettuali per focalizzare gli interventi e definire l’eventuale impegno economico».
[nella foto: immagine storica di una locomotiva sulla vecchia linea ferroviaria, in vista del lago]