Rsa, pronto il protocollo per le visite. Si discute sul numero di visitatori
ti sembrano concordare sulla necessità di avvicinare parenti e ospiti, mantenendo però una linea di prudenza
Il protocollo che Provincia, Upipa e Spes stanno predisponendo per riaprire ai parenti le porte delle case di riposo senza vetri o pareti separatorie è quasi pronto. Ieri sera Upipa e Spes hanno fatto pervenire agli uffici di via Gilli alcune osservazioni sulla prima bozza che era stata loro inviata la scorsa settimana. Osservazioni scaturite, per quanto riguarda Upipa, da un incontro che si è tenuto nel corso del fine settimana tra i presidenti e i direttori delle strutture.
Tutti sembrano concordare sulla necessità di avvicinare parenti e ospiti, mantenendo però una linea di prudenza. «Abbiamo posto all'attenzione della Provincia alcune questioni emerse anche dall'esperienza di questi mesi di visite programmate. Una è relativa al numero di visitatori. La Provincia avrebbe indicato una sola persona alla volta per visita. Noi abbiamo chiesto la possibilità di aumentare a due soprattutto nel caso siano presenti minori. Stiamo parlando di nipoti, ma anche di figli. perché non tutti i nostri ospiti sono anziani. Ci sono purtroppo anche ospiti lungodegenti giovani», spiega Francesca Parolari, presidente Upipa.
Altra questione sollevata da direttori e presidenti è la gestione degli ospiti che, quasi sempre per volontà dei familiari, non hanno ricevuto la vaccinazione anticovid. Si tratta di un percentuale marginale rispetto a quella dei vaccinati, ma che va comunque gestita per evitare possibili contagi o nuovi focolai. «Secondo noi per quelle persone non è cambiato nulla in quanto non sono protette. Quindi non riteniamo opportuno cambiare le regole o abbassare le misure di sicurezza. Secondo il primo protocollo che ci è stato inviato dalla Provincia, invece, per i non vaccinati basterebbe un maggiore distanziamento».
Al momento non c'è una data di apertura. Si deve attendere la firma del protocollo da parte di Spes, Upipa e Provincia nonché l'ordinanza di riapertura di Fugatti necessaria in quanto a livello nazionale le visite sono ancora vietate. «Credo che la prossima settimana si potrà aprire - dice ottimista Francesca Parolari - anche perché molte case di riposo hanno ultimato o stanno ultimando le seconde dosi delle vaccinazioni e dunque, a distanza di una settimana, dovrebbe essere garantita la copertura.
Le strutture si stanno già organizzando per prevedere spazi adeguati, perché comunque il protocollo prevede visite su appuntamento e in spazi appositamente predisposti». Come già specificato nei giorni scorsi, non ci saranno visitatori che potranno vagare per le strutture e in molte realtà si stanno cercando spazi per aumentare le possibilità di visite in quanto ora non sarà più necessaria la presenza continua dell'operatore a supporto durante gli incontri. Il personale della casa di riposo dovrà accompagnare l'anziano nelle stanze delle visite ma poi questo potrà rimanere da solo con il suo parente per il tempo che sarà prestabilito.